La Nuova Sardegna

Oristano

San Martino, attività ridotta; non così a Ghilarza

San Martino, attività ridotta; non così a Ghilarza

La Assl conferma la riduzione degli interventi programmati. Nel Guilcer laboratorio anche per esterni

02 marzo 2021
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ORISTANO. Sul fronte della sanità oristanese l’unica buona notizia delle ultime ore arriva da Ghilarza. Da ieri è nuovamente operativo il laboratorio analisi, che garantirà le prestazioni all'utenza esterna. Il servizio di analisi dei campioni provenienti dal centro prelievi dell'ospedale cittadino e dalle strutture sanitarie della zona era stato sospeso l'estate scorsa dopo il pensionamento dell'ultimo medico dirigente e un mese fa l'attività era stata completamente interrotta a causa del trasferimento di tre tecnici al San Martino. Ora l'emergenza dettata dalla riorganizzazione del personale pare essere rientrata. «Ma è solo un risultato parziale – commenta il rappresentante del comitato civico in difesa del Delogu, Raffaele Manca – l’obiettivo rimane sempre la riapertura del punto di primo intervento, la riattivazione dei venti posti letto di Medicina una volta chiuso il reparto Covid, la Riabilitazione con sedici posti e il riavvio del day surgery. Se nel frattempo il presidio del soccorso non riprenderà a funzionare, a metà marzo ci sarà una nuova mobilitazione». Se a Ghilarza la situazione sembra si stia rasserenandosi, non altrettanto si può dire per il San Martino, dove non sembra essere stata accolta con favore la notizia che gli anestesisti siano in numero tale da non garantire le prestazioni svolte sino alla scorsa settimana, garantendo solo quattro sedute su tre giorni, urgenze escluse.

In una nota la Assl interviene ufficialmente sulle notizie apparse sulla Nuova in questi giorni per ribadire che «in riferimento agli articoli relativi a un paventato blocco dell’attività chirurgica programmata (ossia non urgente) si smentisce categoricamente quanto riportato e si precisa che le sedute operatorie resteranno quattro anche questa settimana, come quella precedente, e saranno suddivise su tre giorni, durante i quali si svolgeranno interventi di Urologia, Ortopedia, Chirurgia e Ginecologia. Si precisa che l’attività chirurgica programmata per ogni specialità, salvo che negli ospedali di grandi dimensioni (in cui si opera tutti i giorni), si svolge di norma solo alcuni giorni alla settimana in base, oltre che alla disponibilità delle sale operatorie e degli anestesisti, anche del numero di posti letto del reparto, dei chirurghi e della effettiva richiesta. Si sottolinea inoltre che, in tutti i giorni e in tutti i momenti della giornata, l'attività chirurgica d'urgenza è regolarmente assicurata per tutte le specialità». Sin qui la nota della Assl. I fatti dicono altro. La attività chirurgica da questa settimana è ridotta a quattro sedute su tre giorni, escludendo le urgenze, mai considerate proprio per la loro imprevedibilità.

Impossibile però non collegare questo dato alla riduzione di anestesisti. Doveroso e facile fare il confronto con i turni delle sedute delle ultime due settimane: dieci spalmate su cinque giorni; il mercoledì le sale aperte erano tre. (g.cen.)

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