La Nuova Sardegna

Oristano

Giganteschi auguri ed è polemica

di Davide Pinna
Giganteschi auguri ed è polemica

La «Buona Pasqua» di Lutzu in enormi affissioni pubblicitarie «regalate da un imprenditore»

01 aprile 2021
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ORISTANO. Sono spuntati fuori ieri mattina in via degli Artigiani e in altre strade della città e non c’è stato nemmeno il tempo di far asciugare la colla con cui erano stati affissi. I manifesti pubblicitari da sei metri per tre del Comune con gli auguri di Pasqua, lo slogan «Forza Oristano» e la firma del primo cittadino Andrea Lutzu, hanno subito destato il più classico dei vespai, con le polemiche che probabilmente andranno avanti anche nei prossimi giorni.

Oltre alle scritte augurali, sui cartelloni, compaiono anche lo stemma del città e la sagoma della statua di Eleonora d'Arborea. I primi a cominciare con le critiche sono gli ex alleati sardisti. «L’intento di augurare una buona Pasqua ai cittadini oristanesi è sicuramente lodevole – premette il segretario cittadino Simone Prevete –, ma restiamo basiti di fronte alla scelta dello strumento e vorremmo essere informati dei costi sostenuti dall’amministrazione. Non si capisce come, in un periodo in cui sempre più aziende chiudono e molte famiglie si ritrovano in povertà, si possano spendere risorse pubbliche per i cartelloni e non per i più bisognosi. Nel frattempo mancano i fondi per i marciapiedi di Torregrande, per il campo di atletica, per il verde pubblico».

La replica del sindaco arriva rapidamente: «Non è stata spesa alcuna risorsa pubblica. Si tratta di un regalo che un imprenditore ha voluto fare alla città, con dei cartelloni da apporre in spazi che erano liberi e quindi non sono stati sottratti ad alcun inserzionista né sono stati usati soldi pubblici per prepararli e affiggerli. Il sindaco rappresenta la città e abbiamo deciso di utilizzare questo strumento per lanciare un messaggio di incoraggiamento in questo periodo difficile, come altre volte abbiamo fato su altri mezzi». Del resto il messaggio «Forza Oristano» è un tran tran che si ripete a cadenza pressoché quotidiana sui social network ogniqualvolta il primo cittadino decide di lanciare un messaggio alla popolazione.

È troppo tardi, però, ormai per disinnescare le polemiche. «Apprendo che si tratterebbe di un regalo di un imprenditore – commenta ancora Simone Prevete – e sarebbe ancora più grave. Mi chiedo perché il sindaco non abbia chiesto a questo filantropo di sostituire l’offerta dei cartelloni, per cui un costo minimo dev’esserci stato, con una donazione economica alle famiglie bisognose, come accaduto altre volte in passato».

E le bordate arrivano anche da altre parti politiche. «Erano parecchi anni che a Oristano non si vedeva una stupidaggine del genere – commenta senza tanti complimenti il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Efisio Sanna, riferendosi alle ricadute propagandistiche dei manifesti –. C’è da essere molto preoccupati, se questo è il livello di reclamizzare se stessa che la giunta offre. È prima di tutto una questione di stile, che ha a che fare con l’abecedario della politica».

Ancora più duro l’indipendente Francesco Federico, che pone un problema di opportunità politica: «I regali di un privato o di un’azienda fatti a un amministratore pubblico dovrebbero sempre essere rifiutati: è un principio basilare. Altrimenti, la situazione diventa imbarazzante per tutti. È necessario che il sindaco faccia chiarezza sul gentile pensiero ricevuto, su chi è la generosa azienda che lo ha omaggiato e soprattutto perché gli abbia fatto questo regalino». La questione non è destinata a esaurirsi rapidamente: nell’opposizione, molti consiglieri sono già al lavoro per la presentazione di interpellanze e interrogazioni sul tema. Anche perché molto si è dibattuto, in consiglio comunale, per la sofferta approvazione del nuovo piano generale degli impianti che regola, appunto, le installazioni pubblicitarie nel territorio cittadino.

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