La Nuova Sardegna

Oristano

Restituita a Is Aruttas la sabbia rubata dai turisti

Paolo Camedda
Restituita a Is Aruttas la sabbia rubata dai turisti

Oltre cento chili prelevati nel 2020 e poi sequestrati sono stati riportati nel sito. Il sindaco Abis: «Intensificheremo i controlli, anche con l’ausilio dei volontari»

02 aprile 2021
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CABRAS. Duecento chili di sabbia al quarzo hanno fatto ritorno ieri mattina alla spiaggia di Is Aruttas. Il Comune di Cabras ha infatti rinnovato l'iniziativa, che si ripete ormai da anni, del recupero dei granelli sequestrati nell'ultima stagione estiva. Dell'ammontare complessivo di quanto recuperato nel 2020, un quintale proviene dagli aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero e da Porto Torres. A riportarlo a casa l'Associazione 'Sardegna rubata e depredata', rappresentata dal presidente Franco Murru, che ha portato anche quattro casse contenenti ulteriore materiale marino, in prevalenza conchiglie, che prima di far ritorno nella rinomata spiaggia del Sinis saranno adeguatamente censiti dagli esperti del CNR. L'altra metà, invece, è il frutto di quanto restituito dai cosiddetti “pentiti”, ovvero coloro che dopo aver prelevato da diverso tempo la sabbia di Is Aruttas, e averla custodita per decenni nelle proprie abitazioni, hanno poi deciso di riportarla nel luogo di origine, sviluppando negli anni una sensibilità ambientale che anni fa non avevano. «Il quantitativo di sabbia recuperata, decisamente inferiore rispetto ai 6 quintali del 2019, risente della stagione particolare appena trascorsa ma quest'anno, rispetto al passato abbiamo ricevuto anche molto materiale via posta da pentiti. Su tutti una persona che ci ha spedito un plico dagli Stati Uniti, venuto in vacanza qua negli anni Settanta del secolo scorso, che aveva pensato di portarsi via un ricordino della spiaggia. Ce l'ha rispedito ora pregandoci di riportarlo nel posto che gli compete». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Andrea Abis: «Vogliamo che questo diventi un appuntamento fisso – ha dichiarato – perché già questa è una forma di sensibilizzazione molto grande. In passato non c'era questa sensibilità ambientale, questa consapevolezza. Ora c'è perché noi tutti, le forze dell'ordine, la vigilanza, la stampa e i cittadini, siamo sempre più sensibilizzati». Non sono mancati nell'ultima estate gli episodi limiti di persone che hanno rubato la sabbia pur sapendo di non poterlo fare. «Uno sloveno e un italiano sono stati sanzionati per asporto di sabbia – ha ricordato il sindaco Abis – abbiamo fatto più di 70 verbali per fumo in spiaggia, con sigarette abbandonate nella sabbia, una cinquantina di sanzioni per cani, lasciati senza controllo in spiaggia, e 70 sanzioni comunali per parcheggio sulle dune e campeggio abusivo. I controlli ci sono e per intensificarli anche quest'anno investiremo sulla figura delle Sentinelle del Sinis, dei volontari che ci aiutano a sorvegliare le nostre spiagge».

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