La Nuova Sardegna

Oristano

Infermieri covid, il caso in Regione

di Michela cuccu
Infermieri covid, il caso in Regione

Ghilarza, interrogazione 5 Stelle sul mancato pagamento delle indennità

03 aprile 2021
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GHILARZA. Approda in Consiglio regionale, la vicenda dei ventidue infermieri del reparto covid dell’ospedale di Ghilarza ai quali non viene riconosciuta l’indennità prevista per chi lavora nei reparti infettivi. Il consigliere regionale 5 Stelle, Alessandro Solinas, ha infatti presentato un’interrogazione urgente che chiede in sostanza al presidente della giunta, Christian Solinas e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, di intervenire per assicurare anche al personale sanitario di Ghilarza gli stessi diritti riconosciuti ai loro colleghi degli altri reparti covid isolani.

L’interrogazione arriva in seguito alla denuncia del segretario provinciale di Fpl Uil, Michele Zucca, che aveva denunciato su La Nuova, quella che aveva definito «Una situazione discriminatoria nei confronti del personale sanitario del reparto covid del Delogu, non essendo stato applicato quanto previsto dall’articolo 44 del Contratto nazionale di lavoro.

Il giudizio del consigliere regionale Solinas è piuttosto duro: «Non riconoscere questa maggiorazione in busta paga significa legittimare una disparità di trattamento che non ha alcuna ragione d’essere, ma soprattutto significa non riconoscere il grande sacrificio compiuto da questi lavoratori che quotidianamente mettono a rischio la propria salute per salvare vite umane. È paradossale e vergognoso che, in un ospedale in cui si sta provvedendo ad appaltare il servizio di Primo soccorso ad un service esterno attraverso una gara d’appalto da 850mila euro l’anno, non si riesca neanche a rispettare i termini contrattuali di tutti i dipendenti che si sono impegnati e continuano a impegnarsi in prima linea nella lotta alla pandemia», prosegue il consigliere pentastellato.

L’indennità fino a oggi non corrisposta agli operatori sanitari di Ghilarza è di cinque euro lorde al giorno. «Stiamo parlando di cifre talvolta irrisorie dal momento che le indennità previste non sono di certo adeguate al pesantissimo carico di lavoro portato avanti dal personale sanitario con grande abnegazione in questo difficile momento segnato dalla pandemia e dalla lotta al virus – afferma infatti il consigliere regionale –. Stiamo parlando di lavoratori che chiedono che venga loro riconosciuto un diritto sacrosanto», sottolinea il ruolo nella lotta contro la pandemia svolto dal Delogu.

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