«La foto? Non è mancanza di rispetto»
L’assessora Murru e lo scatto sulla panchina: «Subito dopo un matrimonio»
04 aprile 2021
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ORISTANO. «Con la foto sulla panchina rossa non intendevo mancare di rispetto a nessuno, anzi ho solo pensato di trasmettere l’immagine di una giovane ragazza che riveste un ruolo istituzionale accanto al simbolo di una donna vittima di violenza». Criticata da una parte della Commissione per le Pari opportunità, che per protesta ha rassegnato le dimissioni, replica così Carmen Murru, assessora comunale ai Servizi sociali. A provocare la polemica è stata una foto postata sul suo profilo Facebook che la ritrae seduta, con indosso la fascia tricolore, sulla panchina rossa che proprio la Commissione, della quale lei stessa fa parte, aveva voluto essere sistemata nel chiostro del palazzo comunale.
L’assessora si giustifica: «La foto è stata scattata pochi minuti dopo che, celebrando un matrimonio, avevo terminato di leggere gli articoli di legge che prevedono stessi diritti e stessi doveri per gli uomini e per le donne, dunque non è stata frutto di una leggerezza né una mancanza di rispetto».
All’interno della Commissione ora è frattura. Maria Obinu, infatti, non si è dimessa come invece hanno annunciato nella tarda serata di venerdì, le consigliere Patrizia Cadau, Marina Canoppia la presidente Pasqualina Pippia i vicepresidenti Luigi Gigi Mureddu e Alessandra Pusceddu. «È una decisione dalla quale sono stata totalmente estromessa e che ho appreso la mattina dopo attraverso la stampa e sui social», dice Maria Obinu criticando apertamente la presidente, Pasqualina Pippia: «Non è stata corretta, doveva coinvolgermi e comunque, informarmi». Prende anche le distanze anche dal motivo delle dimissioni: «Francamente, a parte la caduta di stile, non mi pare sia stato un atto così grave, pur trovando inopportuno utilizzare la panchina rossa per farsi fotografare. Una scelta infelice che non valeva dimissioni, piuttosto un confronto in Commissione dove anche io avrei detto la mia. Il vero problema non è una foto, pur imbarazzante – conclude la consigliera del Pd – ma l’attività dell’assessorato ai servizi sociali che ha bisogno di responsabil iesperti e all’altezza». (m.c.)
L’assessora si giustifica: «La foto è stata scattata pochi minuti dopo che, celebrando un matrimonio, avevo terminato di leggere gli articoli di legge che prevedono stessi diritti e stessi doveri per gli uomini e per le donne, dunque non è stata frutto di una leggerezza né una mancanza di rispetto».
All’interno della Commissione ora è frattura. Maria Obinu, infatti, non si è dimessa come invece hanno annunciato nella tarda serata di venerdì, le consigliere Patrizia Cadau, Marina Canoppia la presidente Pasqualina Pippia i vicepresidenti Luigi Gigi Mureddu e Alessandra Pusceddu. «È una decisione dalla quale sono stata totalmente estromessa e che ho appreso la mattina dopo attraverso la stampa e sui social», dice Maria Obinu criticando apertamente la presidente, Pasqualina Pippia: «Non è stata corretta, doveva coinvolgermi e comunque, informarmi». Prende anche le distanze anche dal motivo delle dimissioni: «Francamente, a parte la caduta di stile, non mi pare sia stato un atto così grave, pur trovando inopportuno utilizzare la panchina rossa per farsi fotografare. Una scelta infelice che non valeva dimissioni, piuttosto un confronto in Commissione dove anche io avrei detto la mia. Il vero problema non è una foto, pur imbarazzante – conclude la consigliera del Pd – ma l’attività dell’assessorato ai servizi sociali che ha bisogno di responsabil iesperti e all’altezza». (m.c.)
