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Oristano

Oristano, ospedale San Martino: un solo medico per 25 emergenze

Oristano, ospedale San Martino: un solo medico per 25 emergenze

Venerdì notte 2 aprile decine di pazienti in attesa, alcuni con il covid: uno di questi è morto

04 aprile 2021
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ORISTANO. Se il sistema sanitario pubblico oristanese vivesse di promesse sarebbe quantomeno in paradiso. Purtroppo vive di fatti, e quindi la situazione è infernale. Ancora una volta è il pronto soccorso del San Martino a rappresentare tutte le difficoltà di una sanità che tutti vogliono efficiente, ma solo a parole. Venerdì notte il pronto soccorso ha vissuto una ennesima notte di emergenza.

Venticinque persone in attesa, tra questi due pazienti covid. Uno di questi è giunto moribondo e poi è morto: l’altro è stato trasportato in un altro ospedale. Altri due pazienti sono risultati positivi e sono stati trasferiti.

A fronteggiare le diverse situazione un solo medico, come si ripete spesso dallo scorso ottobre.

A nulla sono servite le assicurazioni dei vertici della Ats, le promesse della vecchia e della nuova dirigenza della Assl, identiche nella forma, immutate nella sostanza. Nessuna riorganizzazione del pronto soccorso è stata affrontata e risolta in questi mesi, anche se le criticità del reparto sono da tutti conosciute.

Talmente conosciute, e così poco affrontate, che anche la Procura ha deciso di vederci chiaro acquisendo documenti e segnalazioni che in continuazione i responsabili dei servizi interessati inviano alla direzione della Assl. Lettere, come quelle dei primi di febbraio rimaste lettera morta. Nel frattempo si susseguono le denunce e le segnalazioni in consiglio regionale della inaccettabile situazione del pronto soccorso, simbolo delle difficoltà e dell’abbandono della sanità pubblica oristanese. Un abbandono non certo improvviso ma che risale a molti anni fa, e che in questi anni si è andato solo estendendo a più aree, più reparti, più territori.

Ultimo a intervenire il consigliere regionale del movimento Cinque Stelle Alessandro Solinas, che in una nota accusa Ats e Assl.

«La grave carenza di personale medico e infermieristico è emersa in tutta la sua drammaticità. A causa della grande affluenza di pazienti, anche i posti letto del reparto di Medicina non sono stati sufficienti a garantire i ricoveri necessari. Tutto questo sta accadendo nel pieno della terza ondata di pandemia, in cui garantire la presa in carico dei pazienti significa dover mettere in atto tutte le procedure di sicurezza anti-covid e garantire che i percorsi interni alla struttura ospedaliera, che generalmente sono divisi in zone cosiddette ‘pulite’ (covid-free) e zone ‘sporche’ non si intersechino in alcun modo, fatto già accaduto in più occasioni nell’Ospedale di Oristano e che ha contribuito a determinare le prolungate chiusure del Pronto Soccorso. Purtroppo per colpa del pericolosissimo intersecarsi dei percorsi interni tra “sporchi” e “puliti” si rischia seriamente una nuova paralisi totale della struttura. Presto potremmo rivivere le tristi immagini risalenti ad alcuni mesi fa in cui di fronte al San Martino sostavano decine di ambulanze e di operatori sanitari stremati in attesa di poter scaricare i pazienti. Persone in gravi condizioni per le quali ogni minuto in più avrebbe potuto portare a conseguenze ben peggiori. Una lunghissima e vergognosa fila dimostrazione di una sanità al collasso per la quale evidentemente fino ad oggi la Regione non ha fatto niente».

Da parte della Assl nessuna comunicazione sul Pronto Soccorso, come se le difficoltà nella gestione del lavoro nel turno notturno non siano ben conosciute da mesi. Da troppi mesi. (g.cen.)

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