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Oristano

Minacce di morte a Paolo Palumbo sul web

Paolo Palumbo sul palco dell'Ariston un anno fa
Paolo Palumbo sul palco dell'Ariston un anno fa

Lo chef affetto da Sla: "Vittima da anni di questo schifo"

08 aprile 2021
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ORISTANO. «Spero che tu muoia, uno come te non merita di stare in vita». È il messaggio ricevuto su Instagram dallo chef e dj di Oristano Paolo Palumbo, il primo malato di Sla a salire sul palco di Sanremo invitato, come ospite d'onore di Amadeus nell'edizione 2020, per presentare un suo pezzo originale. Nei giorni scorsi Palumbo, molto attivo sui social, ha ricevuto un messaggio con minacce che ha voluto rendere pubblico, come ha fatto anche per il suo autore citando nome e cognome.

«Vittima di tutto questo schifo. È da anni che sono vittima di: Cyberbullismo-flaming-cyberstalking, minacce e auguri di morte, tentativi di istigazione al suicidio, tutto questo schifo non è possibile che nel 2021 vada avanti senza un controllo da parte dei social - scrive su Fb e su Instagram - Non mi appartiene affatto il vittimismo e definirmi vittima ma ahimè è così. Questa è solo una delle tante schifezze che ricevo o leggo da parte del gruppo di haters che quotidianamente cercano di affondarmi nel loro mare di odio. Questa volta ho deciso di raccontarvi tutto questo schifo semplicemente perché al mio posto ci potrebbe essere una persona più debole, che di fronte a tutta questa cattiveria potrebbe compiere gesti estremamente pericolosi per la sua incolumità».

Palumbo, che ultimamente ha collaborato per il suo nuovo singolo «Quella notte non cadrà» con Achille Lauro, annuncia di voler prendere tempo per «capire se la cosa migliore sia abbandonare i social e quindi darla vinta a chi vive di odio e perdere tutti voi che mi supportate e mi date la forza e la voglia di vivere con il vostro amore o continuare a diffondere il mio messaggio di vita, amore e coraggio».

«Il web e i social network hanno dato il via alla peggiore gente, frustrati e poveracci che dietro una tastiera si sentono forti, potenti e cercano la rivalsa per la loro vita triste e piena di odio ma sopratutto priva d'amore. Per elementi simili - si augura Palumbo - ci vorrebbe l'interdizione perpetua dai social. Una cosa è certa: niente e nessuno potrà mai farmi perdere il mio amore per la vita». (ANSA).

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