La Nuova Sardegna

Oristano

Luce e marciapiedi, c’è lo stop alla Engie

di Davide Pinna
Luce e marciapiedi, c’è lo stop alla Engie

La multinazionale non gestirà illuminazione e manutenzioni Il Comune non accoglie l’ipotesi di un accordo per venti anni

16 aprile 2021
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ORISTANO. L’estate scorsa l’idea aveva fatto molto discutere, ma ormai è pressoché certo non se ne farà nulla. Si parla del progetto per affidare alla multinazionale francese Engie la gestione dei cinquemila punti di illuminazione pubblica cittadini che costano al Comune circa 800mila di spese euro all’anno, degli impianti termici comunali e di piccole manutenzioni di strade e marciapiedi sparse per la città.

Tutto nasceva da procedure avviate direttamente dagli uffici e tutto si conclude con un loro atto, senza interventi ufficiali della politica. La posta in palio era parecchio alta: 40 milioni di canone da pagare a Engie nell’arco di venti anni. La proposta arrivava direttamente dai francesi ed era stata accolta molto positivamente dagli uffici, ma lo stesso non si può dire per le perplessità manifestate dall’assessore al Bilancio Angelo Angioi e dalla contrarietà della minoranza in consiglio comunale, con l’espondente del Partito democratico Efisio Sanna in testa. Secondo il pensiero di questi ultimi sarebbe stato troppo rischioso per loro vincolare, per un tempo così lungo, il Comune a una sola azienda, anche perché le condizioni economiche del contratto sarebbero state le stesse di quello attuale.

Lo stesso sindaco Andrea Lutzu aveva affermato che si trattava solo di ipotesi e alla fine resteranno tali. Attualmente il servizio lo gestisce la vicentina City Green Light e nel contratto non è compresa la manutenzione straordinaria, che il Comune deve pagare con somme extra. È comunque un problema non di poco conto, in una città dove una parte importante dei pali della luce andrebbe sostituita. Il contratto è scaduto lo scorso 31 gennaio, ma il dirigente del settore Lavori Pubblici, Roberto Sanna, ne ha autorizzato la proroga sino a fine anno, salva la possibilità di cancellarla con un solo mese di preavviso. L’ha fatto non per far spazio a Engie, come si poteva pensare sino all’estate scorsa. Nella determina è infatti scritto chiaramente che il Comune intende aderire alla nuova convenzione Consip, la centrale pubblica degli appalti, per la Sardegna. L'unico problema è che l’appalto Consip, nonostante le offerte siano state presentate nel 2016, non si è ancora concluso. Quando sarà aggiudicato, il vincitore gestirà anche l’illuminazione pubblica di Oristano per due anni, rinnovabili di altri dodici mesi. L’accordo con Engie, per ora, resta in soffitta.

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