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a giugno in via lepanto
Sequestro di persona, assolto per incapacità
ORISTANO. Incapace di intendere e volere al momento del fatto. Di fronte alla perizia, ogni azione penale si deve fermare e infatti il processo di fronte alla giudice per le udienze preliminari...
16 aprile 2021
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ORISTANO. Incapace di intendere e volere al momento del fatto. Di fronte alla perizia, ogni azione penale si deve fermare e infatti il processo di fronte alla giudice per le udienze preliminari Federica Fulgheri si chiude con una sentenza di non luogo a procedere il procedimento contro la persona che il 26 giugno dell’anno scorso si era asserragliato in un appartamento di via Lepanto, dopo aver sequestrato una famiglia. Era rimasto chiuso dentro la casa per sette ore, prima che l’irruzione del capitano dei carabinieri Francesco Giola e un suo successivo intervento repentino immobilizzassero il sequestratore.
Subito dopo era stato arrestato, ma ben presto si era capito che all’origine del gesto ci fosse stata una patologia psichica in quel momento non curata. Così, dopo che era stato chiesto il processo tramite il rito immediato, l’avvocato difensore Rinaldo Lai aveva chiesto che venisse disposta una perizia psichiatrica sull’imputato. L’esito è stato quello di dichiararne l’incapacità al momento del fatto, giudizio che aveva spinto gia la pubblico ministero Silvia Mascia a chiedere l’assoluzione che poi è stata decisa dalla giudice.
Subito dopo era stato arrestato, ma ben presto si era capito che all’origine del gesto ci fosse stata una patologia psichica in quel momento non curata. Così, dopo che era stato chiesto il processo tramite il rito immediato, l’avvocato difensore Rinaldo Lai aveva chiesto che venisse disposta una perizia psichiatrica sull’imputato. L’esito è stato quello di dichiararne l’incapacità al momento del fatto, giudizio che aveva spinto gia la pubblico ministero Silvia Mascia a chiedere l’assoluzione che poi è stata decisa dalla giudice.