La Nuova Sardegna

Oristano

Dimissioni in massa, Sedilo senza barracelli

di Maria Antonietta Cossu
Dimissioni in massa, Sedilo senza barracelli

Sciolta la compagnia dopo una serie di dissidi interni. Il capitano era stato nominato pochi mesi fa

25 aprile 2021
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SEDILO. Dopo 25 anni di attività ininterrotta la compagnia barracellare è stata sospesa dal servizio. Il provvedimento è la diretta conseguenza dell’azzeramento della catena di comando provocato dalle dimissioni dei graduati dall’organo direttivo. In tempi diversi il capitano Pino Faedda, il vice e tre tenenti hanno rimesso i mandati e, secondo indiscrezioni non confermate, qualcuno avrebbe anche lasciato la compagnia.

Il colpo di mano è avvenuto a due mesi di distanza dall’elezione del nuovo capitano, che dopo le votazioni interne e la nomina in consiglio comunale attendeva solo l’investitura ufficiale da parte del prefetto. Fino all’immissione in servizio del nuovo comandante il coordinamento delle attività e gli adempimenti amministrativi sono per legge di competenza dell’ufficiale graduato più anziano. Questi fa le veci del capitano uscente, che da regolamento viene esautorato dei poteri, e in seguito a una defezione il compito è toccato al vicecapitano Stefano Salaris, l’ultimo a rimettere il mandato dopo che anche i tre tenenti avevano rinunciato ai ruoli di vertice.

Le ragioni dello strappo sarebbero riconducibili alle divisioni nate dopo la designazione di Giovanni Manca a capo della polizia rurale, avvenuta con una votazione dall’esito molto incerto. L’aria di fronda pare tirasse anche per i malumori scaturiti da non meglio precisate dinamiche interne. Nelle consultazioni organizzate dalla polizia rurale Giovanni Manca l'aveva spuntata per una preferenza su uno degli altri due candidati e il consiglio comunale aveva ratificato a febbraio l’esito delle urne.

La leadership di Manca, però, è stata messa subito in discussione da un gruppo di barracelli, del quale evidentemente faceva parte anche qualcuno dei graduati dimissionari. Le frizioni sono continuate fino all’epilogo dei giorni scorsi. Con un organismo non più operativo l’aut aut del Comune è scattato in automatico. Il sindaco Salvatore Pes ha prima tentato una mediazione e poi sospeso la compagnia fino a quando il prefetto non convaliderà la nomina del capitano in pectore. In condizioni normali la procedura richiede circa sette mesi e questo mette a serio rischio la campagna antincendio.

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