La Nuova Sardegna

Oristano

«Il malocchio è su di te», truffa da 13mila euro

«Il malocchio è su di te», truffa da 13mila euro

Ales, la vittima in aula accusa due donne a cui aveva consegnato i soldi per scacciare il demonio

28 aprile 2021
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ALES. In principio furono trenta euro. Dovevano essere un’offerta, ma ebbero l’effetto di trascinare in un vortice chi li aveva donati. In cambio dei soldi infatti una delle due persone ora imputate per truffa avrebbe proposto a quel signore incontrato per strada la lettura della mano per verificare se, su di lui e sui suoi cari, aleggiasse il malocchio. La risposta fu positiva e lo sventurato diede retta a quel responso che gli costò, nel giro di un anno, circa 13mila e 500 euro. Li consegnò in più occasioni dopo i primi trenta euro. Il tassametro per scacciare il malocchio, secondo quanto sostiene il pubblico ministero Daniela Muntoni e secondo quanto la stessa parte offesa ha ribadito ieri in aula, si impennò quasi subito. Al secondo incontro consegnò 300 euro, quindi altri 2.500 e infine 9.500. Stava poi per ottenere un prestito da 15mila euro da una finanziaria, quando finalmente capì di essere finito dentro un raggiro.

A quel punto presentò querela e, successivamente all’identificazione fotografica, due persone sono ora imputate di truffa aggravata. Sono Jasmina Milenkovic, 31 anni residente nel Ferrarese, e Bosanka Ristik, 50 anni residente nel campo nomadi di San Nicolò Arcidano.

Secondo la testimonianza della vittima, che si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Carlo Barberio, una delle due donne, dopo averlo convinto a farsi leggere la mano aveva instillato in lui il dubbio che un maleficio gli potesse rovinare la vita. Il signore di 56 anni temeva di perdere quella che allora era la sua fidanzata e sarebbe poi diventata sua moglie. Una malattia infatti ne stava minando la salute e allora non vide altra soluzione se non quella di affidarsi a chi era in grado di far sparire la cattiva presenza del diavolo dalle loro vite. Al termine del primo pagamento e della prima seduta antimalocchio, le due donne raccontarono al signore che l’esito non era stato positivo e così procedettero spiegando che servivano altri soldi e non certo la somma pagata la prima volta. La vittima diede allora fondo a tutti i suoi risparmi andando persino a prosciugare una polizza assicurativa che consegnò, in contanti, a quelle che considerava delle benefattrici a cui diede anche delle medagliette in oro raffiguranti Padre Pio e la Madonna e un altro braccialetto in oro.

Le due donne in cambio, oltre alla promessa che ogni volta sarebbe stata quella decisiva, gli davano delle statuette di San Giuseppe e della Madonna che dovevano in qualche modo fungere da talismano. La deposizione della vittima si è per ora conclusa, ma tornerà in aula il 15 ottobre. È la data del rinvio di udienza deciso dalla giudice Serena Corrias, dopo che le avvocatesse, Anna Maria Uras e Giannella Urru che difendono le due imputate, hanno richiesto un nuovo riconoscimento fotografico che possa levare ogni dubbio sull’identità delle persone che avrebbero davvero effettuato il raggiro. (e.carta)

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