La Nuova Sardegna

Oristano

In trasferta con una pistola, condannati tre amici di Monserrato

In trasferta con una pistola, condannati tre amici di Monserrato

ABBASANTA. Quattro amici al bar, nel giorno sbagliato e nel luogo sbagliato. Il 2 novembre 2016 un tentativo di rapina a un portavalori nella zona di Oniferi aveva già turbato la tranquillità della...

12 maggio 2021
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ABBASANTA. Quattro amici al bar, nel giorno sbagliato e nel luogo sbagliato. Il 2 novembre 2016 un tentativo di rapina a un portavalori nella zona di Oniferi aveva già turbato la tranquillità della zona centrale della Sardegna. È per quello che all’area di servizio del Losa, lungo la 131, c’era una pattuglia della polizia a cui poi se ne aggiunsero altre, quando gli agenti decisero di controllare quattro persone che ritenevano sospette.

Uno solo di loro aveva con sé i documenti, tutti fornirono comunque la giusta identità e i loro nomi allarmarono ancora di più i poliziotti: tutti avevano parecchi precedenti penali. La successiva perquisizione portò al ritrovamento di una pistola calibro 9, nascosta nel bagagliaio di una delle due auto su cui erano arrivati sin lì, dicendo di essere di rientro da una mattinata in cerca di funghi. Nel bagagliaio c’erano poi una chiave spadino usata per i furti, martelli, altri arnesi, persino vestiti di ricambio. Davvero troppo, anche perché la pistola poi sarebbe risultata un’arma clandestina.

Da guaio nasce guaio. Accertato che nulla avevano a che fare con il tentativo di rapina al portavalori, hanno comunque dovuto affrontare un procedimento per il possesso dell’arma. Il primo, Agostino Frau, 56 anni di Monserrato cittadina da cui provenivano anche gli altri tre, aveva patteggiato alcuni mesi fa quattro anni e 2.500 euro di multa. Gli altri tre hanno affrontato il processo di fronte al tribunale di Oristano, ma non è andata meglio. Per tutti la pena è stata di quattro anni e due mesi. Sono Cristian Busonera, 49 anni, difeso dall’avvocato Fernando Vignes; Bruno Orrù, 60 anni, difeso dall’avvocato Stefano Piras; Fabiano Corona, 49 anni, difeso dall’avvocato Stefano Murgia. A tutti il pubblico ministero Armando Mammone ha contestato la detezione dell’arma e le sue tesi sono state accolte dai giudici.

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