La Nuova Sardegna

Oristano

La bandiera blu non basta, degrado a Torregrande

di Davide Pinna
La bandiera blu non basta, degrado a Torregrande

Marciapiedi dissestati e niente cestini: il lungomare è in condizioni disastrose L’opposizione attacca la giunta: «Dov’è il master plan sbandierato dal sindaco?»

14 maggio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Già dalla prossima settimana, quando dovrebbero essere allentate le restrizioni legate all’emergenza sanitaria e bel tempo permettendo, è lecito immaginarsi centinaia di persone dirigersi a Torregrande. Da lunedì, infatti, scatterà quasi sicuramente la zona gialla e comincerà a tutti gli effetti la stagione turistica nella borgata marina.

La cartolina di presentazione, però, non è delle migliori. I problemi sono quelli cronici: marciapiedi e strade dissestate, verde pubblico trascurato, assenza di cestini. In uno dei bagni pubblici installati l’anno scorso va segnalata una vera e propria trappola, con due travi scollate che potrebbero far cadere rovinosamente chi ci passa. Nel tratto che va dall’ex Hotel del Sole sino al centro della borgata si contano otto supporti per la raccolta differenziata: solo due davanti alla torre sono dotati dei cestini, per tutti gli altri si può solo pensare di mettersi i piccoli rifiuti in tasca e portarli a casa. Su questo, però, arriva la rassicurazione dell'assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri: «I cestini della raccolta differenziata saranno sistemati entro questa fine settimana».

La borgata marina ha ricevuto nei giorni scorsi la sua undicesima Bandiera blu consecutiva, ma il prestigioso riconoscimento non basta a cancellare le tracce visibili del degrado. Certo, ci sono in programma i lavori da 5 milioni per il rifacimento del lungomare che tutti attendono. Gli studi professionali che si sono aggiudicati l’appalto stanno lavorando alla progettazione del nuovo fronte mare, ma questa stagione estiva, quella che presumibilmente segnerà la ripartenza dopo la crisi covid nel settore turistico e balneare, si svolgerà con la situazione attuale. Non certo da eccellenza.

Sui marciapiedi dissestati, invece, stanno mettendo una pezza direttamente i cittadini: con il supporto dell’Associazione residenti, che ha la casa che si affaccia sul lungomare sta intervenendo, con risorse economiche proprie e autorizzazione e materiali forniti dal Comune, sui tratti di marciapiede antistanti la propria abitazione o attività.

Con un tale quadretto, l’opposizione attacca la maggioranza, accusandola di disinteresse. «Presentare un’attività ordinaria, qual è la pulizia dell’arenile, come evento eccezionale è lo specchio dell’atteggiamento verso Torregrande di questa amministrazione – afferma il capogruppo del Partito Democratico, Efisio Sanna –. Sui marciapiedi l’azione diretta dei cittadini è meritevole, ma segnala il disinteresse del Comune che sarebbe potuto intervenire con i cantieri Lavoras ed è ancora in tempo per farlo con una squadra di operai».

Fortemente critico anche Andrea Riccio (ProgReS), che un anno fa aveva presentato un’interrogazione sulle condizioni della borgata: «La situazione da allora non è cambiata, bisogna solo aggiungere un anno in cui non si è intervenuti. Penso poi a Phoinix: chiuso per motivi che sarebbero superabili con un po’ di volontà politica, mentre il cicloturismo sarebbe un settore su cui puntare, dato che porta molti soldi e destagionalizza. Il masterplan annunciato dal sindaco in campagna elettorale, nell’ultimo anno di mandato, è ancora un foglio bianco. Il rifacimento del lungomare è una cosa, ma il masterplan prevede una visione complessiva di tutta la borgata che non c’è».

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative