La Nuova Sardegna

Oristano

La beffa del Foro Boario lavori quasi da rifare

di Davide Pinna
La beffa del Foro Boario lavori quasi da rifare

Un giornata di pioggia ha provocato infiltrazioni in diversi punti Il Comune dovrà spendere altri 56mila euro. Li chiederà alla vecchia impresa?

15 maggio 2021
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ORISTANO. I lavori di ristrutturazione si sono conclusi da circa un anno, ma al Foro Boario sembra proprio che i problemi non finiscano mai.

Il Comune si ritrova infatti a dover sborsare altri 50 mila euro perché ci sono gravi problemi di infiltrazioni d'acqua e umidità, dovuti alle piogge di inizio marzo, certo, ma anche evidentemente a una realizzazione della copertura non proprio a regola d'arte.

Piove sul bagnato, si potrebbe dire, dato che la storia di quella struttura è ben poco edificante se si parla di opere pubbliche. Inserito in una piazza rifatta a nuovo, che agli oristanesi però non è mai piaciuta, quell'edificio realizzato nei primi decenni del Novecento è da vent'anni al centro di progetti di ristrutturazione e riqualificazione che sembrano non riuscire mai a raggiungere l'obiettivo.

La giunta Lutzu ha deciso di utilizzarla per ospitare il futuro museo della Sartiglia, ma prima era necessario completare i lavori che si erano interrotti nel 2010 per l'inadempienza contrattuale della ditta.

Così, tra 2018 e primi mesi del 2020, sono stati svolti lavori per un totale di 91 mila euro. Per aprire il museo, però, non era sufficiente questa tornata di lavori.

E così a marzo del 2020 il Comune ha stanziato altri 35 mila euro per la realizzazione dell'impianto di condizionamento. Ci si è messo di mezzo anche il Covid e, a un anno di distanza, il museo ancora non è stato inaugurato. Ma la responsabilità in questo caso non è del virus, ma di qualcosa che non è andato a posto con i precedenti interventi.

Durante i lavori di manutenzione dell'impianto elettrico si è scoperto infatti che le piogge della notte dell'8 marzo hanno provocato «infiltrazioni d'acqua tali da precludere qualsiasi attività».

Il dirigente dei Lavori pubblici Roberto Sanna, che lascerà l'incarico a fine maggio, si è recato dunque sul luogo del misfatto, ha svolto un sopralluogo e ha scritto una relazioni che non lascia spazio a dubbi rilevando «ingenti infiltrazioni sulle murature e nei controsoffitti, macchie di umidità alla base delle murature portanti, all’interno dei corpi illuminanti e delle scatole di derivazione elettriche, nonché all’interno delle relative tubature corrugate, creando come conseguenza, instabilità e dispersioni elettriche tali, da rilevare l’intervento delle protezioni differenziali degli interruttori elettrici». Tocca dunque avviare la procedura d'urgenza: i lavori da 56 mila euro sono stati affidati alla ditta oristanese K Uno. Dovrà mettere al riparo il parquet, che notoriamente non ha un buon rapporto con acqua e umidità, sistemare stucchi e cartongesso, mettere in sicurezza l'impianto elettrico e rifare il manto di copertura.

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