La Nuova Sardegna

Oristano

Petizione dei genitori: «Trasferite la dirigente»

di Enrico Carta
Petizione dei genitori: «Trasferite la dirigente»

Cabras. Scontro con la responsabile dell’istituto comprensivo Marina Enna In 190 chiedono all’Ufficio scolastico regionale il suo allontanamento

20 maggio 2021
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CABRAS. Il braccio di ferro è iniziato qualche mese fa. Adesso però la prova di forza tra i genitori e la dirigente dell’istituto comprensivo, Marina Enna, responsabile delle scuole di Cabras e di Riola Sardo, si fa più serrata. Qualche settimana fa i primi, dopo aver raccolto circa 190 firme, si sono rivolti a una serie di figure istituzionali chiedendo di porre fine a quello che considerano un vero e proprio regno, senza possibilità alcuna di poter incidere sull’attività scolastica. Vorrebbero, insomma, il trasferimento della dirigente che, per il momento, non è avvenuto né si sa se mai avverrà.

Così la petizione è stata recapitata in primis all’Ufficio generale scolastico regionale, a quello provinciale e all’ufficio di gabinetto del ministero dell’Istruzione. Poi però la lettera ha raggiunto anche altre sedi istituzionali come la prefettura, il presidente della giunta regionale Christian Solinas, l’assessore alla Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, il sindaco di Cabras Andrea Abis, l’amministratore straordinario del Comune di Riola Sardo, Remo Ortu, i sindacati scolastici Gilda e Snals e il Coordinamento regionale dei consigli di istituto.

I genitori considerano eccessivamente accentratore e troppo brusco il metodo di gestione usato dalla dirigente Marina Enna, colpevole, secondo le loro rimostranze, di aver bloccato numerosi progetti scolastici e di aver reso irrespirabile l’aria all’interno delle varie scuole che fanno capo all’istituto comprensivo. Secondo i genitori, le avvisaglie del malumore che covava c’erano tutte, tanto è vero che nella lettera hanno spiegato che si stavano moltiplicando «gli episodi di contrasto tra i singoli genitori, i rappresentanti dei genitori e la dirigente scolastica».

Le conseguenze del clima di tensione si sarebbero quindi palesate con «i numerosi casi di dimissioni da parte dei genitori rappresentanti di classe, di interclasse e di istituto», ma soprattutto «con i numerosi casi di esodo di alunni e validi insegnanti dall’istituto comprensivo verso altri istituti», così scrivono.

E allora eccola la richiesta a Francesco Feliziani, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, a cui hanno deciso di rivolgersi ritenendo impossibile portare avanti ogni forma di dialogo e avendo visto che una precedente lettera di diffida non aveva sortito gli effetti sperati e non aveva portato a un miglioramento dei rapporti né aveva bloccato l’emorragia di alunni e soprattutto di insegnanti, alcuni dei quali molto ben voluti dai genitori. Vogliono allora un cambio al vertice dell’istituto comprensivo, convinti che solo una mossa del genere possa riportare la tranquillità perduta.

Risponderà positivamente il massimo responsabile dell’istruzione per la Sardegna? Al momento la dirigente è saldamente al suo posto. Il fatto che però siano stati coinvolti i sindacati e anche il prefetto lascia aperto comunque qualche spiraglio, perché una mediazione tra le parti possa regalare frutti maturi prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, considerando che questo volge ormai al termine.

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