La Nuova Sardegna

Oristano

Covid, a Oristano i vaccini scarseggiano: saltano centinaia di somministrazioni

Enrico Carta
Covid, a Oristano i vaccini scarseggiano: saltano centinaia di somministrazioni

Saranno recuperate il 2 e il 6 giugno. A Terralba il centro è pronto ma vuoto

29 maggio 2021
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ORISTANO. La macchina si inceppa. Dopo settimane a pieni giri, per la seconda volta in pochi giorni, il cammino verso l’immunizzazione subirà uno stop. Anzi un doppio stop. Il comunicato dell’Assl è quanto mai scarno e non chiarisce i dubbi che legittimamente sorgono: «Per motivi organizzativi una parte delle vaccinazioni programmate per domani, sabato 29 maggio (oggi per chi legge, ndr), al Centro vaccinale di Sa Rodia a Oristano è stata rimandata a mercoledì 2 giugno, mentre tutte quelle previste per lunedì 31 maggio saranno effettuate domenica 6 giugno. Gli utenti interessati stanno ricevendo in queste ore dal sistema di Poste Italiane un SMS di riprogrammazione dell’appuntamento vaccinale. Chi, fra le persone prenotate per domani, non ricevesse l’SMS di rinvio si potrà presentare regolarmente all’hub nell’orario prestabilito. Restano invariati, al momento, gli appuntamenti per le date successive. L’Assl di Oristano, anche se per cause non dipendenti dalla propria volontà, si scusa con gli utenti per il disagio».

Per non ingenerare confusione, va ribadito che il rinvio riguarda solo quelle persone che riceveranno la comunicazione. Tutte le altre no. Sono circa trecento quelle che oggi salteranno quindi il turno e che dovranno, loro malgrado, avere ancora pazienza per qualche giorno. Quel che invece non ha risposta ufficiale, ma che non è difficile scoprire in un attimo, è che le scorte iniziano a scarseggiare. I non meglio precisati «motivi organizzativi» riguardano proprio questo aspetto che va in conflitto con gli annunci usati negli ultimi giorni per celebrare la tanto attesa scalata della Sardegna verso un livello di vaccinazioni mai toccato in tutti questi mesi e che molte Regioni italiane non riescono a raggiungere.

Ora però, probabilmente a seguito dei cosiddetti open day, si è andati in affanno perché chi era già prenotato nelle località in cui gli open day non erano stati programmati, si vede costretto a rimandare di qualche giorno l’appuntamento tanto agognato, col rischio che poi si crei un effetto domino con ripercussioni sull’intero calendario. Non a caso il centro vaccinale di Terralba, pronto non è stato aperto, con la rabbia dei sindaci del territorio.

C’è poi dell’altro e sono i malumori tra l’Ats e l’Assl di Oristano che viaggiano sotto traccia. Nei giorni scorsi infatti, quando c’era stato un primo rallentamento della campagna vaccinale a Sa Rodia e diverse decine di persone erano state rimandate a casa per carenza di dosi, fonti assai autorevoli dell’Ats si erano affrettate a dire che l’errore era stato dell’Assl, colpevole di aver sbagliato le pratiche con cui si richiedono le scorte.

Stavolta sono fonti assai autorevoli dell’Assl – in entrambi i casi nessuna di esse ha voluto sottoscrivere tali dichiarazioni con nome e cognome – a spiegare che le affermazioni dell’Ats non corrisponderebbero a verità, ma servono solamente a coprire il problema delle dosi che scarseggiano. Un po’ come per la questione della carenza di organici negli ospedali le cui colpe vengono sempre fatte ricadere sull’Assl, ma in cui le responsabilità sono per lo meno da condividere con la gestione regionale della sanità. Sempre le fonti assai autorevoli dell’Assl, si chiedono come mai la prima a pagare i «problemi organizzativi» sia sempre la sanità oristanese.

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