La Nuova Sardegna

Oristano

Un parco fluviale sulle sponde del Tirso

di Maria Antonietta Cossu
Un parco fluviale sulle sponde del Tirso

Fordongianus. Investimento da 460mila euro per migliorare l’accesso al fiume e ai resti delle antiche rovine romane

03 giugno 2021
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FORDONGIANUS. Prende forma il progetto sul parco archeologico-fluviale incastonato tra le rive del Tirso e gli insediamenti dell’antica Forum Traiani. L’area è al centro di un programma di riqualificazione da 460mila euro che mira a migliorare la viabilità d’accesso e il grado di fruibilità dei siti di epoca romana. Il piano d’intervento è ancora alle battute iniziali, ma in base alle scadenze fissate dalla Regione, titolare del finanziamento concesso alle Unioni del Guilcier e del Barigadu nell’ambito della programmazione negoziata, le opere dovranno vedere la luce al massimo entro un anno.

Nel progetto di fattibilità tecnico-economica appena licenziato è prevista la realizzazione di un percorso che ricalcherà il tracciato esistente. I lavori di pavimentazione interesseranno la strada che fiancheggia il centro fitness e prosegue verso l’anfiteatro romano, nonché la riqualificazione del lungofiume dal ponte fin oltre la fonte romana di Caddas.

La tipologia degli interventi e i materiali sono aspetti da definire sulla base dei vincoli urbanistici e paesaggistici. Nel caso dell’area compresa fra le antiche terme e il Tirso le valutazioni finali saranno subordinate alle risultanze delle indagini geologiche di verifica degli effetti dell’erosione provocata dalle piene. L’opera di valorizzazione di quel versante sarà estesa anche al tratto compreso tra l’area camper e l’attraversamento sul Tirso. In quel punto della passeggiata sarà pavimentato il marciapiede e realizzato l’impianto di illuminazione. Per questo progetto il Comune metterà mano agli 81mila euro provenienti dalle casse statali con cui saranno coperte anche le spese destinate al recupero funzionale del lavatoio adiacente all’area di sosta dei camperisti.

L’infrastrutturazione del parco archeologico fluviale andrà di pari passo con la monumentale opera di restauro prevista nell’antico complesso di Caddas. Comune e Soprintendenza archeologica hanno convogliato sul sito risorse per un importo complessivo di 500mila euro con il duplice obiettivo di eseguire nuove campagne di scavo e di consolidare e valorizzare il monumento recuperando gli elementi più vulnerabili o meno visibili, come gli affreschi della domus dipinta. Nell’arco di neppure due anni sarà investito circa un milione sull’insediamento romano, che si conferma volano dello sviluppo economico che il Comune sta costruendo sui due pilastri del sistema di beni culturali e del termalismo. «È fondamentale investire su quella porzione di territorio, può decretare lo sviluppo e la crescita del paese» afferma il sindaco Serafino Pischedda, sottolineando: «L’area termale è il fulcro di questo progetto, è un attrattore fondamentale per Fordongianus e l’amministrazione cercherà di renderla il più possibile fruibile da turisti e residenti».

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