Cabras. Passi avanti per l’esproprio di terreni a Mont ’e Prama
CABRAS. Procede spedito l'iter burocratico che dovrebbe condurre, entro i prossimi tre mesi, all’esproprio dei terreni limitrofi al sito archeologico di Mont ’e Prama. Il 16 giugno, il comune ha...
19 giugno 2021
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CABRAS. Procede spedito l'iter burocratico che dovrebbe condurre, entro i prossimi tre mesi, all’esproprio dei terreni limitrofi al sito archeologico di Mont ’e Prama. Il 16 giugno, il comune ha infatti provveduto, come previsto – si tratta di fatto di un passaggio formale – alla pubblicazione degli atti con cui il ministero della Cultura, Direzione generale archeologica belle arti e paesaggio, aveva in precedenza dichiarato la pubblica utilità su quelle aree, avviando il procedimento.
Ora gli atti resteranno affissi all’Albo pretorio del municipio per due mesi, dopo di che la procedura prevede che il Ministero abbia a quel punto altri trenta giorni per emanare il decreto di pubblica utilità finalizzato all’esproprio dei terreni. Entro tre mesi, insomma, i campi intorno all’attuale area di scavo saranno espropriati, consentendo di espandere la superficie sulla quale poi lavoreranno gli archeologi. C’è infatti la convinzione diffusa che le colline del Sinis possano riservare altre grandi scoperte. I benefici dell’ampliamento dell’area di scavo ricadranno a cascata anche sul settore turistico, su quello della ristorazione e su quello agro-alimentare.
«Dopo l’esproprio – aveva spiegato il sindaco Andrea Abis – si costituirà un nuovo importante sito archeologico, aperto alle visite guidate, alle ricerche scientifiche, alle manifestazioni culturali. Lo stesso sito potrebbe ospitare opere di restauro delle statue e di ricostruzione. L’interesse culturale e turistico sul territorio locale, su tutto l’Oristanese e sui circuiti regionali non potrà che avere riscontri in grande crescita».
L’azione di acquisizione dei terreni si inserisce nel progetto più ampio per Mont ’e Prama, per il quale è ancora in corso una trattativa a tre fra lo stesso ministero, il Comune e la Regione, avente per oggetto sia il restauro di alcune delle statue attualmente ospitate nel museo lagunare sia la costituzione di una fondazione.
Paolo Camedda
Ora gli atti resteranno affissi all’Albo pretorio del municipio per due mesi, dopo di che la procedura prevede che il Ministero abbia a quel punto altri trenta giorni per emanare il decreto di pubblica utilità finalizzato all’esproprio dei terreni. Entro tre mesi, insomma, i campi intorno all’attuale area di scavo saranno espropriati, consentendo di espandere la superficie sulla quale poi lavoreranno gli archeologi. C’è infatti la convinzione diffusa che le colline del Sinis possano riservare altre grandi scoperte. I benefici dell’ampliamento dell’area di scavo ricadranno a cascata anche sul settore turistico, su quello della ristorazione e su quello agro-alimentare.
«Dopo l’esproprio – aveva spiegato il sindaco Andrea Abis – si costituirà un nuovo importante sito archeologico, aperto alle visite guidate, alle ricerche scientifiche, alle manifestazioni culturali. Lo stesso sito potrebbe ospitare opere di restauro delle statue e di ricostruzione. L’interesse culturale e turistico sul territorio locale, su tutto l’Oristanese e sui circuiti regionali non potrà che avere riscontri in grande crescita».
L’azione di acquisizione dei terreni si inserisce nel progetto più ampio per Mont ’e Prama, per il quale è ancora in corso una trattativa a tre fra lo stesso ministero, il Comune e la Regione, avente per oggetto sia il restauro di alcune delle statue attualmente ospitate nel museo lagunare sia la costituzione di una fondazione.
Paolo Camedda
