La Nuova Sardegna

Oristano

Media valle del Tirso, nasce il Distretto rurale

di Maria Antonietta Cossu
Media valle del Tirso, nasce il Distretto rurale

Sedilo. Alleanza tra cinque Comuni al confine tra le province di Oristano e Nuoro Il territorio si mette in gioco e si prepara a coinvolgere il tessuto produttivo

19 giugno 2021
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SEDILO. Cinque Comuni ai confini tra Marghine e Guilcier si alleano per promuovere il territorio come un prodotto unico, espressione di peculiarità, sistemi economici, fattori culturali, sociali e ambientali simili. Il terreno di collaborazione sarà il Distretto rurale della Media Valle del Tirso che si sta costituendo tra Sedilo, Noragugume, Dualchi, Borore e Ottana che ne è anche l’ente capofila. Queste municipalità hanno assunto il compito di orientare e impostare un percorso di sviluppo verso il quale accompagnare le aziende del territorio. Saranno queste ultime il motore di un sistema produttivo incardinato sui processi di produzione, trasformazione e vendita.

Le filiere potrebbero funzionare semplicemente mettendo a sistema le produzioni e le attività di trasformazione già operanti nei territori a cavallo delle province di Oristano e Nuoro, dove la vocazione agro-pastorale, la tradizione artigiana, la cultura del cavallo e l’elevata concentrazione di siti archeologici rappresentano solo alcuni dei punti di forza comuni sui quali edificare il Distretto. «Questi cinque paesi hanno numerose caratteristiche simili dal punto di vista economico e ambientale, affinità con cui potrebbero completarsi a vicenda», sostiene il sindaco Salvatore Pes, che snocciola alcuni esempi pratici: «La produzione dell’olio potrebbe confluire nell’unico frantoio di zona, a Ottana; il settore lapideo trarrebbe forza dal mettere insieme le realtà di Sedilo e Borore e lo stesso vale per il settore della panificazione. In campo tessile potrebbero nascere attività analoghe all’associazione locale Su lizzu e sa rosa e nuove possibilità deriverebbero dalla valorizzazione del patrimonio archeologico e della tradizione equestre, altri denominatori comuni del distretto».

Nei prossimi mesi i Comuni faranno attività di animazione sul territorio per coinvolgere produttori e imprese. Se saranno giocate le carte giuste il Distretto rurale potrebbe diventare fonte di finanziamento per i privati e gli enti pubblici. «L’istituzione locale accompagnerà le aziende in questi percorsi mettendo a disposizione le competenze di istituti di ricerca e divulgando le buone prassi messe in campo da realtà imprenditoriali già consolidate perché siano replicate negli altri paesi», sottolinea il sindaco di Noragugume, Rita Zaru, spiegando: «La volontà è di creare sinergie, sistemi complementari che rendano competitive le produzioni riconoscibili attraverso un marchio collettivo».

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