La Nuova Sardegna

Oristano

«Il Comune ci fa concorrenza sleale»

«Il Comune ci fa concorrenza sleale»

Cabras ancora polemiche tra l’amministrazione comunale e l’associazione dei diportisti

22 giugno 2021
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CABRAS. In attesa che il Tar si pronunci sul merito riguardo al molo galleggiante che il Comune di Cabras ha in programma di realizzare a Mare Morto, ufficialmente per consentire la fruizione ai disabili, l’associazione dei diportisti denuncia gli effetti negativi che la situazione sta causando ai diportisti e solleva dubbi sulla reale finalità del progetto. «L'unico servizio per i disabili, - sostiene il presidente di Adina, l’associazione dei diportisti, Ivo Zoccheddu – è il sollevatore a bandiera, che però è stato acquistato nel 2018 dalla precedente amministrazione ed era destinato ad essere montato sul nostro molo. L'entrata in funzione del molo galleggiante è stata prevista dal Comune già per questa stagione estiva, ma al momento nessun lavoro è stato ancora realizzato a Mare Morto. «Dubitiamo – afferma Zoccheddu – che l'amministrazione abbia tutta la documentazione e le autorizzazioni che sostiene di avere. Altrimenti perché i lavori previsti non sono di fatto ancora partiti?». La novità è rappresentata da una nuova richiesta di accesso agli atti inviata da uno studio legale cui si è affidata l'Associazione dei diportisti. «Il Comune ci ha risposto – fa sapere Zoccheddu – ma con nostra sorpresa, nella lettera che ci è stata recapitata, ha scritto che ci concede un accesso agli atti 'parziale'. Significa, che sono loro a scegliere i documenti da inviarci?».

Sussistono inoltre, secondo Adina, problemi di sicurezza. «Le barche, dal molo del Comune, sfiorando il nostro scalo, creerebbero inevitabilmente delle situazioni di pericolo. Non capisco come si possa sostenere il contrario». A pagare le conseguenze sono, secondo Zoccheddu, i diportisti: «È stato promesso loro di avviare i servizi il 15 giugno – ricorda Zoccheddu – invece in questo momento Mare Morto è deserto, non è stata messa neanche una corda. Qual è dunque il risultato che si è ottenuto? Dal punto di vista di Adina, è stata rovinata la stagione di tutti, con gli effetti negativi che si ripercuotono anche sul circuito virtuoso legato ai servizi della nautica. Facendoci concorrenza sleale, a un prezzo fuori mercato, il Comune ci porta via soci e questo ci impedisce di assicurare quanto abbiamo sempre offerto per trent'anni». (p.camedda)

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