La Nuova Sardegna

Oristano

Cavalieri senza scuderie, «Così niente Sartiglia»

di Davide Pinna
Numeri da record per l'edizione 2015
Numeri da record per l'edizione 2015

Dopo le demolizioni un nuovo incontro senza esito tra l’associazione e l’amministrazione comunale

27 giugno 2021
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Per Ignazio Nonnis, il presidente dell’Associazione cavalieri, il tempo è già quasi scaduto. Se entro la fine di settembre non ci saranno delle soluzioni al problema delle scuderie, l’edizione 2022 della Sartiglia potrebbe anche saltare e stavolta non sarebbe a causa del covid. Che il clima sia teso lo dimostrano proprio le parole di Nonnis, rivolte alla politica cittadina: «Non vale più nulla, voglio vedere con quali promesse e bugie si presenteranno l’anno prossimo alle 160 famiglie dell’Associazione cavalieri per chiedere il voto alle comunali: li attendiamo a braccia aperte».

Tutto questo, ovviamente, senza considerare l'incognita sanitaria, che comunque potrebbe condizionare ancora una volta la giostra equestre. Un primo incontro con l’amministrazione comunale c’è stato, ma per ora i cavalieri restano senza risposte. «Abbiamo fatto delle domande e abbiamo messo tutti in preallarme – spiega Nonnis –. Non avendo più le scuderie, siamo in grossissima difficoltà per la manifestazione, ma per ora, non ci sono novità».

Sarebbero una trentina, secondo la ricostruzione fatta dal presidente, i cavalieri rimasti al momento senza un luogo dove ricoverare i propri animali: «Le ordinanze continuano ad arrivare e i cavalieri continuano a demolire rispettando le prescrizioni. Per ora una trentina di noi è in questa situazione, ma il numero aumenta ogni giorno». Le ordinanze di demolizione riguardano molte scuderie costruite negli scorsi decenni in zona agricola e dunque abusive. Parecchie di queste sono state edificate anche in seguito alle promesse elettorali che annunciavano che la situazione sarebbe stata sanata.

Promesse mai rispettate: fra i cavalieri c’è chi ha fatto il furbo e si è fatto la casa e chi invece si è limitato a realizzare i box per la pariglia e un pagliaio. Poco cambia di fronte alla legge, con processi per abuso edilizio e ordinanze di demolizione per tutti. Ma non è questo il punto centrale: i cavalieri non chiedono un condono, ma una soluzione per il futuro. L’ultimo tentativo è stato fatto nel Piano casa della Regione, con un articolo che consente di costruire strutture amovibili destinate all’allevamento equino nelle campagne oristanesi in qualsiasi lotto superiore ai 1000 metri quadri. Il Piano casa però è stato impugnato dal governo nazionale e il Comune ha bloccato l’iter del regolamento attuativo in attesa della decisione della Corte Costituzionale. «Molti cavalieri – conclude Nonnis – ritirano il cavallo dai proprietari a fine settembre, prima che venga messo al pascolo. Così possono allenarsi per svolgere in sicurezza la giostra. È impensabile allenarsi per meno tempo».

Il percorso di avvicinamento alla Sartiglia 2022 è comunque iniziato proprio in questi giorni con il passaggio di consegne alla guida del Gremio dei Contadini per la festa di San Giovanni Battista. Nando Faedda ha ceduto l’incarico di oberaju maiori a Michele Pinna che avrà come vice Salvatore Carta. Nel 2022 la presidenza passerà a Mauro Solinas, con Gianni Obino che ricoprirà il ruolo di oberaju de càscia.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative