La Nuova Sardegna

Oristano

Mancano guanti e calzari, il Cimo conferma

Mancano guanti e calzari, il Cimo conferma

Dopo le critiche del Comitato per la difesa del Delogu a Ghilarza, la replica del sindacato dei medici

28 giugno 2021
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ORISTANO. Dopo la denuncia sull’assenza dei dispositivi di protezione individuale all’ospedale di Ghilarza, avanzata dal Cimo, e la dura replica del comitato per la difesa dell’ospedale che giudicava non veritiere e in malafede le affermazioni fatte, arriva la controreplica del Cimo. In una nota del segretario provinciale Giampiero Sulis, il Cimo si dice sorpreso e sconcertata per i contenuti e i toni della polemica sollevata dopo l’articolo pubblicato dalla Nuova. «Appaiono in particolare sproporzionate e fuori luogo le pesanti affermazioni rivolte al sindacato dei medici Cimo dal portavoce del Comitato che a Ghilarza afferma di battersi per la difesa dell’ospedale Delogu. Le accuse di “faziosità”, di “informazione manipolata e falsa” e insulti come “cialtroni matricolati”, segnalano in particolare l’evidente difficoltà a sostenere un confronto corretto e rispettoso con soggetti, come il sindacato Cimo, che nell’ambito della Sanità non devono certo dimostrare a nessuno di avere a cuore la sorte di operatori e pazienti dei diversi presidi, compreso l’ospedale di Ghilarza. Una difficoltà che mal si concilia con il proposito di rappresentare e dare voce ai diritti di tutti i cittadini del Guilcer. Si tratta di esternazioni che rischiano di avvelenare il clima, già abbastanza complicato, nel quale opera il sindacato Cimo e quanti sono interessati a perseguire una organizzazione dei servizi sanitari basata sull’equilibrio e integrazione delle funzioni dei diversi servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, nell’interesse ultimo dei cittadini della Provincia».

Sui contenuti delle denunce il Cimo «conferma le segnalazioni ricevute dai suoi iscritti e dal restante personale sulla carenza di DPI in tutti gli ospedali della provincia, e sulla scarsa disponibilità di guanti monouso, nota da tempo e denunciata anche da tutti i sindacati del settore da dicembre. Le lamentele del personale hanno riguardato nelle ultime settimane e più volte anche la mancata disponibilità di cuffiette o calzari a norma. È ingeneroso e ingiusto nei confronti dell’abnegazione del personale e dell’interesse degli stessi pazienti negare queste difficoltà Non merita alcun commento l’accusa di presunto boicottaggio dell’ospedale di Ghilarza rivolta al Cimo, sindacato che rappresenta gran parte dei colleghi e che cerca faticosamente di difenderne i diritti, anche respingendo soluzioni che rischiano di trasformare i pronto soccorso in servizi di guardia medica».

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