La Nuova Sardegna

Oristano

Turismo, torna da oggi la tassa di soggiorno

di Davide Pinna
Turismo, torna da oggi la tassa di soggiorno

Il Comune sceglie di non prorogare la sospensione legata al covid. Federalberghi la boccia

01 luglio 2021
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ORISTANO. Che la scelta non sarebbe piaciuta a tutti, andava messo in conto. La stagione turistica rimuove proprio in questi giorni i primi passi e le cose non vanno malissimo, come dimostrano le facce e le parlate straniere che si incontrano per le strade di Oristano. La decisione comunicata ieri dal Comune di non prorogare la sospensione dell’imposta di soggiorno, che da oggi torna in vigore dopo più di un anno, origina però reazioni variegate. Molto negativa quella di Pino Porcedda, presidente provinciale di Federalberghi e titolare di una struttura ricettiva a Santa Caterina: «La ripresa è iniziata, ma siamo ancora in difficoltà. Credo che, in questo contesto, soprassedere almeno per quest’anno sull’applicazione dell’imposta, come hanno scelto di fare tanti Comuni, avrebbe potuto essere d’aiuto. È vero che la tassa di soggiorno non grava direttamente sugli operatori, ma noi dobbiamo comunque fare accordi con i tour operator sul prezzo complessivo. Peraltro è fuori da ogni logica, che ci venga comunicato con un solo giorno d’anticipo, gravando ulteriormente sugli impegni di un settore che ha ripreso a lavorare da poche settimane».

«L’esistenza di questa imposta ormai la diamo un po’ per scontata – spiega invece Rossella Sanna, titolare dei due Hotel Mistral –. Certamente c’è una ripresa del settore e forse la sospensione avrebbe potuto rappresentare un cenno di sostegno, ma ciò che conta di più è che le risorse vengano reinvestite nel modo migliore. Ci hanno garantito che ci sarà un capitolo di spesa dedicato al reinvestimento nel settore turistico, lo avevano detto anche la volta scorsa ma poi non si è fatto nulla. Ora speriamo che sia confermato e ovviamente è fondamentale che anche gli albergatori partecipino alla pianificazione degli investimenti».

La promessa non è invece sufficiente per Porcedda: «La maggior parte delle iniziative che si possono fare col ricavato dell’imposta non si potrà nemmeno fare quest’anno, a causa delle norme contro gli assembramenti». L’assessore al Turismo, Massimiliano Sanna, difende le decisioni prese insieme al resto della maggioranza: «Avevamo deciso di sospendere l’imposta sino a giugno e, dopo aver valutato insieme a tutta la giunta e soprattutto insieme all’assessore al Bilancio Angelo Angioi, abbiamo deciso di non prorogare la sospensione. Molti Comuni d’altra parte non l’hanno mai sospesa. Questa imposta serve ad aiutare il settore, nel bilancio comunale ci sarà un capitolo di spesa che sarà utilizzato per investimenti nel turismo. Prevediamo di incassare 50mila euro e, dato che non abbiamo altre risorse a disposizione, questo è l’unico modo che abbiamo per svolgere la promozione e organizzare le iniziative. Penso che non dovranno pagare coloro che hanno già prenotato: in questi giorni faremo le verifiche necessarie con gli uffici».

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