La Nuova Sardegna

Oristano

la testimonianza saltata 

La curia difende Padre Paolo: «Impegno inderogabile»

La curia difende Padre Paolo: «Impegno inderogabile»

ORISTANO. Dalle parti di vico Episcopio c’è chi non ha digerito del tutto che la stampa abbia raccontato dell’udienza saltata perché padre Paolo Contini, convocato in tribunale, non è andato a...

09 luglio 2021
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ORISTANO. Dalle parti di vico Episcopio c’è chi non ha digerito del tutto che la stampa abbia raccontato dell’udienza saltata perché padre Paolo Contini, convocato in tribunale, non è andato a testimoniare. «A Padre Paolo va la massima solidarietà dell’Arcidiocesi e la gratitudine perché, nonostante più volte la stampa lo abbia coinvolto, non è mai venuto meno alla fedeltà nei molteplici servizi che gli sono affidati», si legge in una nota dell’Ufficio comunicazioni sociali di via Duomo che parla anche di «inaccettabile gogna mediatica».

«Da onesto cittadino, padre Paolo ha immediatamente contattato il suo legale per capire se ci fossero i margini per un legittimo impedimento e, a fronte di una risposta affermativa, ha immediatamente inviato a tutte le sedi interessate una lettera formale in cui si certificava l’impegno inderogabile», spiega la nota che comunque conferma la bontà di quanto scritto su La Nuova. Ovvero che padre Contini era impegnato nella preparazione alla prima comunione che i bambini di Ghilarza faranno domenica prossima.

Mercoledì però c’era il processo a carico di Antonio Mancinelli, il carabiniere accusato di violazione del segreto istruttorio: avrebbe rivelato a un cavaliere della Sartiglia del 2018, particolari sull’indagine legata allo scambio di provette dell’antidoping. Padre Paolo, ex sartigliante, ebbe un ruolo importante nell’inchiesta diventata processo. La presidentessa del collegio Carla Altieri, che da giudice valuta se accogliere la giustificazione per l’assenza di un testimone – contrariamente a quanto scrive l’Arcidiocesi, Padre Paolo non era stato convocato come persona a conoscenza di fatti, ma da testimone, dovendo deporre davanti ai giudici –, l’ha fatto rintracciare e solo dopo un’ora il sacerdote, rispondendo al telefono, ha ribadito che non sarebbe potuto essere in tribunale, così l’udienza è saltata. E come sempre avviene in questi casi, senza fare distinzioni tra laici o religiosi, la vicenda è diventata notizia. (michela cuccu)

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