La Nuova Sardegna

Oristano

Il medico si trasferisce, disagi per 500 pazienti

Il medico si trasferisce, disagi per 500 pazienti

Ula Tirso e Busachi, gli assistiti costretti a raggiungere Ghilarza dopo la chiusura di un ambulatorio

18 luglio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ULA TIRSO. Due paesi e due ambulatori di medicina generale che chiudono. Succede a Ula Tirso e Busachi dove i problemi e i disagi di centinaia di pazienti si moltiplicano. La dottoressa che operava in entrambe le sedi ha infatti ottenuto un incarico a Ghilarza, dove dal 1° luglio riceve anche i 500 pazienti che assisteva nei due comuni del Barigadu. La situazione sta generando grande scontento tra i cittadini che si sono ritrovati nella condizione di doversi spostare per ogni necessità affrontando un viaggio non troppo agevole.

Disagio avvertito in particolare dagli anziani, che appartengono a quella tipologia d’utenza più numerosa e con il maggior bisogno di assistenza. Le amministrazioni comunali dei due centri hanno raccolto le proteste e il malcontento dei compaesani e hanno cercato invano soluzioni al problema. Da giugno i sindaci stanno bussando a tutte le porte perché sia trovata una valida alternativa a quella, forzata, di percorrere più di trenta chilometri, andata e ritorno, ogni volta che i 180 assistiti di Ula Tirso e i 350 di Busachi si devono sottoporre a controlli o debbano richiedere la prescrizione di farmaci.

«Col mio collega Danilo Cossu siamo molto preoccupati, perché i nostri compaesani non hanno prospettive certe», ha detto il sindaco di Busachi, Giovanni Orrù. «Ci siamo rivolti al commissario dell’Assl e al presidente della commissione regionale Sanità; abbiamo ricevuto tanta disponibilità, ma non è stato fatto alcun passo. Prima ancora è stato fatto il tentativo di convincere la titolare delle due sedi del Barigadu a rivedere la sua decisione, ma è stato inutile. La dottoressa continuerà a ricevere i nostri compaesani a Ghilarza, scelta che sta causando gravi disagi. La stragrande maggioranza dei suoi pazienti sono anziani e spesso senza auto, non si può chiedere loro di affrontare il disagio di viaggi frequenti o di pagare qualcuno che li accompagni. L’unica professionista rimasta a Busachi spesso si prodiga anche per pazienti non suoi, ma questa non può essere la soluzione: chiediamo che venga nominato un altro medico per Ula Tirso e Busachi», ha reclamato Orrù. (mac)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative