La Nuova Sardegna

Oristano

CABRAS 

Installato il molo delle polemiche, a Mare Morto c’è il nuovo pontile

di Paolo Camedda
Installato il molo delle polemiche, a Mare Morto c’è il nuovo pontile

CABRAS. È già operativo da ieri pomeriggio il molo galleggiante stagionale realizzato a Mare Morto dal Comune in sinergia con l’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre. L’ammini...

18 luglio 2021
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CABRAS. È già operativo da ieri pomeriggio il molo galleggiante stagionale realizzato a Mare Morto dal Comune in sinergia con l’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre. L’amministrazione, ottenuto l’annullamento della sospensiva da parte del Tar, ha ripreso e quasi ultimato a tempo di record i lavori previsti, appena 48 ore dopo la decisione del tribunale amministrativo. Da oggi il pontile potrà essere impiegato dalle imbarcazioni dalle 7 del mattino a mezzanotte fino al 15 settembre. Per ragioni logistiche per il momento il molo non sarà invece fruibile dai disabili. «Non è stato possibile provvedere al montaggio del sollevatore a bandiera per l’accesso ai disabili, – spiega una nota dell’amministrazione – in quanto l’impresa addetta al montaggio non ha sede in Sardegna e necessita di qualche giorno in più per giungere nell’isola, ma a breve saranno garantiti i servizi completi».

L’amministrazione esprime soddisfazione per l’importante risultato, dato che ha sempre considerato il molo come un servizio utile a tutti cittadini. Nonostante questo Adina, l’Associazione locale dei diportisti, che da trent’anni dispone di uno scivolo di alaggio a Mare Morto e che aveva sollevato dubbi di irregolarità sulle procedure, nonché sul reale fine dell’ente parlando di «concorrenza scorretta» nei suoi confronti e di «danni ambientali» sino ad arrivare al ricorso al Tar non si considera ancora sconfitta. «Il tribunale ha scritto che la struttura contestata risulta già quasi interamente realizzata e che presenta caratteri di reversibilità – sottolinea l’associazione – cioè che sarà posta in opera esclusivamente durante la stagione estiva e che sussiste l’obbligo di rimozione dell’intera struttura al termine della stagione stessa e per questo ha annullato la sospensiva. Poi, che la questione sarà affrontata nella più opportuna sede dell’esame del merito della controversia, fissando quindi l’udienza per il 2 marzo 2022».

Per l’associazione, insomma, il Comune farebbe bene a non cantare vittoria. «È fuorviante dire che il Tar ha dato ragione al Comune – sostiene Adina –, semplicemente non ha confermato la sospensione dei lavori. Per il momento nessuno ha ragione».

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