La Nuova Sardegna

Oristano

Roncolate ai rivali processo a ottobre

Roncolate ai rivali processo a ottobre

Scano Montiferro, allevatore accusato di tentato omicidio Uno dei due avversari colpito durante una lite davanti a casa

2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Andrà a processo il prossimo 28 ottobre Francesco Vidili, il 72enne di Scano Montiferro accusato di tentato omicidio e attualmente ai domiciliari.

Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Oristano che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Andrea Chelo che aveva chiesto il processo per questo capo di imputazione. Richiesta alla quale la stessa difesa di Vidili, rappresentata dall’avvocato Antonello Spada, non si era opposta.

I fatti risalgono ai primi di settembre dello scorso anno. Vidili, allevatore del paese, aveva avuto una discussione sull’uscio di casa con due suoi compaesani, anche essi anziani: Francesco Puggioni e Francesco Farina.

Volendo evitare lo scontro in cui probabilmente temeva di avere la peggio Vidili era rientrato a casa, da cui però era uscito nuovamente pochi minuti dopo armato di roncola. Con l’attrezzo da campagna aveva colpito i due. Se uno dei rivali era stato solamente sfiorato dal colpo, l’altro era stato centrato e per lui si era reso necessario il ricovero al San Martino. Proprio questo fatto e la gravità delle condizioni della vittima, Francesco Farina, avevano fatto mutare il capo di imputazione indicato dal pubblico ministero da lesioni personali e uso di arma impropria a tentato omicidio.

La roncola era stato uno dei primi oggetti sequestrati dai carabinieri a cui erano state affidate le indagini sul campo. Nelle ore successive alla lite e al ferimento dei due compaesani, Francesco Vidili era stato anche arrestato. In carcere era rimasto per diversi giorni, sino a che non era stata accolta la richiesta di attenuazione della misura e gli erano stati accordati i domiciliari, che ancora adesso sta scontando nella sua abitazione. Per la difesa dell’imputato non si tratterebbe di tentato omicidio. Vidili avrebbe solo cercato di difendersi dai due compaesani, e temendo per la propria vita si sarebbe rifugiato in casa da cui sarebbe uscito con l’intento di dare loro una “lezione”. Purtroppo per lui la lezione si è trasformata in qualcosa di più grave che lo ha portato a processo.

L’ultimo episodio di sangue a Scano è datato al 2015, quando un allevatore di Gavoi, Francesco Marino Sedda, venne arrestato per il duplice tentato omicidio di Enzo e Antonio Murtas, padre e figlio.

Primo piano
I volti della gig economy

L’ordinanza anti-afa, i rider: «Se non lavoriamo non si vive»

di Francesco Zizi
Le nostre iniziative