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Oristano

SAMUGHEO 

Produzione di lana, asse Sardegna-Lombardia

Produzione di lana, asse Sardegna-Lombardia

SAMUGHEO. Il Gal Barigadu-Guilcier scende in campo per rilanciare la produzione e la lavorazione della lana e gettare le basi di un percorso orientato alla creazione di un sistema di filiera. A dare...

05 agosto 2021
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SAMUGHEO. Il Gal Barigadu-Guilcier scende in campo per rilanciare la produzione e la lavorazione della lana e gettare le basi di un percorso orientato alla creazione di un sistema di filiera. A dare l’input a questo processo sarà “Tramando s’innova”, un progetto di cooperazione nazionale e trasnazionale curato dal partenariato locale, dai Gal Valle Seriana e dei laghi bergamaschi e Quattro parchi Lecco-Brianza, dall’Agenzia Lane d’Italia e dall’Istituto di biometeorologia del Centro nazionale per la ricerca.

La collaborazione è incardinata sul comune obiettivo di rivalutare il potenziale di un prodotto oggi scarsamente remunerativo e sfruttare le molteplici possibilità d’impiego. L’azione dell’asse sardo-lombarda è costruita principalmente sullo scambio di buone pratiche e su percorsi informativi rivolti alle imprese. Si comincerà il 6 agosto scandagliando le problematiche del settore laniero in Italia, accentuate dalla delocalizzazione all’estero delle aziende per il trattamento del prodotto grezzo e la lavorazione dei filati.

Alla tavola rotonda, che si aprirà al Murats alle 10, parteciperanno i rappresentanti dei tre Gal, degli enti di ricerca, un allevatore brianzolo e l’assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia. Successivamente la delegazione visiterà le aziende zootecniche e tessili di Samugheo, dove il giorno dopo si aprirà la 54ª mostra dell’artigianato artistico e tessile. Lo stesso copione sarà seguito con la trasferta di una rappresentativa del Gal e di imprenditori del Guilcier e del Barigadu prevista a ottobre a Biella in occasione della fiera Fatti ad arte.

Nel programma di Tramando s’innova, inoltre, rientrano un’attività di monitoraggio e la contestuale creazione di una banca dati nonché l’organizzazione sul territorio di seminari finalizzati a stimolare l’iniziativa imprenditoriale attraverso la trasmissione di conoscenze e buone prassi. Ma per ricreare gli anelli mancanti del sistema produttivo sono necessarie altre condizioni. «I governi nazionale e regionale agiscano affinché la lana venga riconosciuta a livello comunitario come prodotto di valore, una risorsa e non più uno scarto», afferma il presidente del Gal Pietro Arca, che sottolinea: «Servono strumenti legislativi e il convegno sarà l’occasione per avanzare questa istanza. Inoltre bisogna premere perché una parte delle risorse stanziate con il Piano nazionale di ripresa e resilienza vengano investite dalle Regioni e dalle imprese per mettere in campo nuove strategie e progettualità legate alla filiera della lana».

Su questo fronte il Gal si sta muovendo con due progetti di cooperazione territoriale da 300mila euro rivolti ad aziende agropastorali e artigiane e a imprese non agricole. (mac)

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