La Nuova Sardegna

Oristano

Nessuno si scusa con la gente sotto il sole

di Michela Cuccu
Nessuno si scusa con la gente sotto il sole

Non sono state adottate contromisure dopo la giornata di attesa al caldo infernale alleviata solo in parte con gli idranti

12 agosto 2021
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ORISTANO. Niente di nuovo sotto il sole: si potrebbe commentare così la giornata di ieri davanti all’hub di sa Rodia. L’intervento dei vigili del fuoco, che martedì con gli idranti hanno spruzzato acqua sulle persone in fila ad attendere il turno di vaccinazione davanti al palasport con oltre 40 gradi e il sole cocente, non si è reso necessario. Anche quella di ieri, è stata comunque una giornata non facile, soprattutto per coloro che hanno atteso all’esterno, sempre sotto un sole infuocato, di poter accedere alla struttura.

Se l’ondata di caldo africano durerà ancora per qualche giorno, sia da palazzo degli Scolopi che da via Carducci, sede di Comune e Assl, non ci sono state reazioni alle polemiche e alle proteste di martedì e nemmeno, come in genere avviene in questi casi, un accenno di scuse “per il disagio”. Silenzio, calato forse per l’imbarazzo di vedere Oristano finire in prima pagina non, come nei giorni precedenti per i successi dei suoi atleti alle Olimpiadi, ma per l’impreparazione davanti a un’ondata di caldo ampiamente preannunciata.

Solo il Comitato per il diritto alla salute, fa sentire la propria voce, con un intervento che però, ha l’effetto di rimarcare le falle di un’organizzazione che già un mese e mezzo fa mostrava di non essere pronta ad affrontare le alte temperature che d’estate, anche a Oristano non sono una novità. «Il 3 di luglio, dopo varie lamentele da parte dei cittadini, con un messaggio avevamo messo al corrente il sindaco della gravità della situazione dentro e fuori l’ hub – spiega una nota –. Non ci ha ci ha risposto. Era prevedibile che le temperature sarebbero aumentate, come pure il disagio per le persone costrette ad attendere sotto il sole con collassi frequenti anche tra i più giovani – proseguono i portavoce del Comitato –. Ormai a Oristano si agisce solo in emergenza. Il ricorso agli idranti dei vigili a dare un po’ di sollievo alle persone in fila ne è la dimostrazione».

Intanto l’apparato tecnico del Comune è alla ricerca di contromisure. Dice l’ingegner Giuseppe Pinna, responsabile del settore Sviluppo del territorio: «Sistemare altri ombreggi all’esterno del palasport, magari mettendo dei teloni potrebbe essere una soluzione molto parziale, dato che fuori l’aria è comunque rovente. L’ideale sarebbe consentire di far attendere la vaccinazione all’interno della struttura, dove, anche se manca l’aria condizionata, che al momento non possiamo installare per mancanza di fondi, le temperature sono alte ma più sopportabili. Per questo con l’Assl stiamo cercando di trovare gli accorgimenti per far si che all’interno possa essere consentito l’accesso a un maggior numero di persone».

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