La Nuova Sardegna

Oristano

urbanistica 

Gli antichi fasti di Villa Eleonora rivivranno grazie a Oristano Est

di Davide Pinna
Gli antichi fasti di Villa Eleonora rivivranno grazie a Oristano Est

ORISTANO. Le rovine di villa Eleonora, fino ad oggi, sono state una delle mete più ambite dei cacciatori di ambientazioni decadenti. Innegabile, effettivamente, il fascino delle linee eleganti dell’ed...

13 agosto 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Le rovine di villa Eleonora, fino ad oggi, sono state una delle mete più ambite dei cacciatori di ambientazioni decadenti. Innegabile, effettivamente, il fascino delle linee eleganti dell’edificio che fu la casa del ricco e misterioso Vandalino Casu e che, a partire dal 1939, ospitò un orfanotrofio rimasto in attività per alcuni decenni proprio in quella zona periferica della città. Anzi, allora era proprio aperta campagna, viste le dimensioni di Oristano.

All’interno si trovano resti della presenza umana più antiche e di quelle più recenti, quando l’edificio abbandonato da anni divenne un ricovero di fortuna per tanti senzatetto. Poi dovettero abbandonarlo anche loro e le stanze vuote dell’ex orfanotrofio sono state visitate occasionalmente solo da esploratori, armati di torcia elettrica, macchina fotografica e di una certa dose di sprezzo del pericolo, dato che non tutte le strutture hanno affrontato al meglio il passare dei decenni.

L’edificio sorge all’interno del complesso della casa di riposo Eleonora d’Arborea, anch’essa un lascito testamentario di Vandalino Casu, che nel 2017 raggiunse l’accordo con il Comune per la demanializzazione del fabbricato storico. L’operazione si è svolta nel quadro del programma Oristano Est, dov’era previsto uno stanziamento di 650mila euro per la riqualificazione della villa e della strada di accesso, vico Volta II. Ora, il Comune si prepara a pubblicare la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori, fra gli ultimi rimasti del grande piano di riqualificazione della periferia orientale e del margine ferroviario cittadino.

Da qui muoverà i primi passi chi vorrà percorrere il lungo parco lineare – anche questo progetto andrà in appalto nei prossimi mesi – che seguirà il percorso dei binari da via Vandalino Casu sino all’ex mattatoio di via Parigi, che ospiterà l’I-Lab Food di Sardegna Ricerche, destinato alla sperimentazione produttiva e commerciale nel settore agroalimentare. Il progetto, redatto dalle architette Silvia Oppo e Claudia Argiolas e dagli ingegneri Gianfranco Argiolas e Franco Sardu, prevede di riportare la villa ai fasti di fine Ottocento, quando era riconosciuta come uno dei poderi più belli di tutta l’isola, circondato da agrumeti e vigne. Il piano superiore, composto di una grande sala e di altre cinque più piccole ospiterà iniziative e servizi culturali, come mostre, concerti da camera e letture, mentre un ristorante sorgerà nelle vecchie scuderie e cucine, che saranno ricostruite seguendo i modelli ottocenteschi della villa. Sul lato occidentale del piano terra troverà spazio una caffetteria, mentre il giardino circostante diventerà un parco alberato.

In Primo Piano
Disagi

Alghero, tre passeggeri lasciati a terra per overbooking da Aeroitalia

di Massimo Sechi

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative