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Oristano

Gran caldo a Oristano: sviene davanti all’hub in attesa del vaccino

di Michela Cuccu
Gran caldo a Oristano: sviene davanti all’hub in attesa del vaccino

Disavventura per un anziano che si trovava sotto i gazebo di fronte al palasport. E all’interno della struttura manca l’aria condizionata e si lavora con difficoltà

13 agosto 2021
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ORISTANO. Qualcosa è migliorato, ma il caldo eccessivo continua a essere un problema fuori e dentro l’hub vaccinale di Sa Rodia. Nella tarda mattinata di ieri, un anziano che attendeva il suo turno sotto il gazebo all’ingresso del palasport, si è accasciato improvvisamente a terra. «È stato soccorso subito e portato all’interno del palazzetto su una barella. Certo ci siamo tutti un po’ allarmati, ma con queste temperature non è impossibile che queste cose avvengano». È il racconto di Patrizia Cadau, consigliera comunale 5Stelle, testimone dell’episodio.

Anche lei, ieri mattina, è stata all’hub per far vaccinare i figli. «Non ho visto file di persone in piedi sotto il sole come avvenuto ne giorni scorsi – dice. Eravamo seduti sotto i gazebo, all’ombra certo, ma al il caldo era insopportabile». Dopo la terribile esperienza di martedì, quando, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco a bagnare con gli idranti le persone che da quasi due ore attendevano in piedi, sull’asfalto bollente sotto un sole cocente con la temperatura schizzata oltre i 40 gradi, qualcosa è cambiato.

«L’attesa all’esterno, riparati sotto i gazebo, è stata relativamente breve e comunque eravamo tutti seduti», racconta la consigliera che dice di aver notato comunque che c’era più gente del solito: «Ci hanno fatti entrare quasi subito all’interno, ma la temperatura del palasport, dove manca l’impianto di condizionamento, era molto alta. Davvero una situazione difficile per il personale medico e sanitario che ci lavora tutti i giorni». E poi aggiunge: «Malgrado il caldo infernale, tutti, a partire dai volontari che si sono mostrati disponibilissimi, ci hanno trattati con professionalità e gentilezza. Che non è facile, se si deve lavorare bardati con divise e mascherine in locali dalla temperatura al limite della sopportabilità».

Insomma, gli accorgimenti, uno su tutti consentire l’accesso immediato all’interno della struttura a un numero superiore di persone, come annunciato ieri su La Nuova dal responsabile del settore Sviluppo del territorio, l’ingegner Giuseppe Pinna, sono stati adottati. «Sicuramente avrebbero potuto organizzarsi meglio prima – dice Patrizia Cadau –. Non per far polemiche, ma che a Oristano d’estate le temperature possano essere particolarmente alte, non è una novità. E forse, potevano organizzarsi da subito per evitare che la gente, come avvenuto, si sia trovata ad attendere ore in piedi senza un riparo».

Le vicende degli ultimi giorni hanno messo in evidenza anche le carenze di un palasport nuovo di zecca, ma senza impianto di condizionamento. I motivi non sono certo un mistero: il Comune non ha i fondi necessari per realizzarlo. C’è poi l’aspetto non secondario della vicinanza del cantiere per la circonvallazione, che ha imposto modifiche al traffico, rendendo quasi impossibile parcheggiare l’auto nelle vicinanze. Con buona pace di chi deve andare a vaccinarsi.

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