La Nuova Sardegna

Oristano

Lasciato in auto, muore barboncina

di Michela Cuccu
Lasciato in auto, muore barboncina

La padrona era andata a fare la spesa al Centro Porta Nuova. Inutile l’allarme lanciato dalle guardie giurate

22 agosto 2021
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ORISTANO. La proprietaria era andata a fare la spesa e l'aveva lasciato dentro la macchina parcheggiata sotto il sole: è morto così, l'altra mattina, un barboncino, nonostante i tentativi di salvarlo. Sulla vicenda, avvenuta nel parcheggio del Centro commerciale “Porta nuova”, l’Ente nazionale protezione animali, presenterà una denuncia alla procura della Repubblica nei confronti della proprietaria, con l'ipotesi di maltrattamenti e uccisione di animale. La proprietaria, una turista in vacanza nell’Oristanese, era andata a fare la spesa nell'ipermercato del centro commerciale. Forse temendo che nella struttura fosse vietato l'ingresso ai cani (che invece è consentito), decide di lasciarlo in auto, con uno spiraglio del finestrino aperto per consentire il ricambio dell’aria. Sono bastati pochi minuti perché la temperatura dentro l'abitacolo diventasse insopportabile. Sono stati alcuni passanti a notare il cane che disperatamente, raspava contro i finestrini dell'auto per attirare l'attenzione di qualcuno che lo liberasse, facendolo uscire da quello che era diventato un vero e proprio forno. I passanti hanno immediatamente avvertito una delle guardie giurate del centro commerciale che per rintracciare la proprietaria, l'ha fatta chiamare attraverso gli altoparlanti della struttura.

Lei, si è precipitata fuori dall’ipermercato, è corsa verso l'auto, l'ha aperta. Sperando di salvare il cane ha cercato di farlo bere e di rinfrescargli il corpo con dell'acqua: troppo tardi. Anche l’intervento dei volontari dell’Enpa, avvertiti con una telefonata dalla guardia giurata, si sono rivelati, purtroppo, inutili.

«Ho cercato di rianimarla in tutti i modi – dice il presidente dell’Enpa di Oristano, Giovanni Contini – non sono un veterinario ma conosco bene le manovre di soccorso. È stato tutto inutile: la barboncina era già in coma. È morta praticamente tra le mie braccia».

Nel frattempo, attorno si era formato un capannello di persone. Sembra che qualcuno, quando è arrivata la proprietaria del cane, l'abbia accolta con male parole, rincarando la dose vedendola piangere davanti al suo barboncino che aveva cessato di vivere. Disperata, avrebbe cercato di giustificarsi, dicendo che mai avrebbe potuto far del male al povero cane: «Era la mia vita», avrebbe pronunciato con un filo di voce. Ora l’Enpa invierà una relazione alla magistratura sull’accaduto.

«È una disgrazia che si poteva evitare lasciando il cane a casa oppure, come tantissimi altri fanno, portandolo dentro l’ipermercato dove nessuno avrebbe obiettato», dice il presidente dell’Enpa, Giovanni Contini».

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