La Nuova Sardegna

Oristano

la replica delL’ex commissario Assl 

«Ho rinunciato alla proroga, nessuno mi ha cacciato»

«Ho rinunciato alla proroga, nessuno mi ha cacciato»

ORISTANO. È un addio condito dalle polemiche quello che accompagna Antonio Francesco Cossu, che nei giorni scorsi ha concluso la sua avventura al vertice dell’Assl di cui è stato commissario per...

05 settembre 2021
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ORISTANO. È un addio condito dalle polemiche quello che accompagna Antonio Francesco Cossu, che nei giorni scorsi ha concluso la sua avventura al vertice dell’Assl di cui è stato commissario per pochi mesi, in un turbinio di nomine che si sussegue da circa un anno al massimo livello della sanità oristanese. L’ultima decisione della giunta regionale è stata quella che ha portato alla nomina di Giorgio Steri.

Questo è ciò che riserva il futuro, ma la gestione Cossu è quella del passato, accompagnata al pari di tante altre per non dire di tutte, da polemiche. L’ex commissario ha però voglia di precisare alcune cose e di smentire alcune voci che hanno accompagnato il cambio della guardia: «Non senza stupore ho letto le considerazioni che danno per scontata una mia rimozione d’imperio. L’articolo la associava a una supposta volontà della giunta regionale di rimuovere chi evidentemente non era stato ritenuto all’altezza del compito, alludendo evidentemente anche a me. Si è poi continuato parlando di una sostituzione “diplomaticamente legata alla prossima pensione” e assimilandola a un segnale per gli amministratori locali, quasi che fosse mia la responsabilità sulla situazione disastrata della sanità oristanese che ormai data da anni e anni, non certo da otto mesi».

Poi l’ex commissario si sofferma più nel dettaglio sugli aspetti tecnici che hanno portato alla nomina di un nuovo commissario: «È d’obbligo precisare che con la nota del 26 agosto, io stesso ho manifestato al presidente della giunta regionale la mia indisponibilità a un’ulteriore proroga dell’incarico, nell’eventualità che questa si fosse dovuta rendere necessaria. Logica vuole quindi che io non sia stato assolutamente rimosso dall’incarico, tanto meno per demerito. Ho semplicemente rinunciato all’eventuale proroga per sua scelta, per motivi personali. Tanto meno la sostituzione può essere motivata con un prossimo pensionamento, visto che ho ancora sei anni di lavoro davanti a me».

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