La Nuova Sardegna

Oristano

Fotovoltaico, progetti nell’area portuale

Fotovoltaico, progetti nell’area portuale

Due impianti per complessivi 45 megawatt previsti nella zona destinata a insediamenti produttivi

13 settembre 2021
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ORISTANO. In attesa dell’incremento significativo del fotovoltaico in tutta la Regione, passo obbligato insieme a quello dell’eolico data la chiusura delle centrali a carbone che saranno spente prima dell’entrata in esercizio del nuovo cavo Tyrrhenian-link, che collegherà più strettamente l’isola al resto del paese, da un punto di vista elettrico, cresce l'interesse delle aziende produttrici di energia per l'area a sud del porto industriale di Oristano e Santa Giusta.

È stato infatti presentato in Regione dalla società Sardegna & Partners Holding Company un progetto da 8 milioni per la realizzazione di un campo fotovoltaico in grado di raggiungere un picco di potenza 26 megawatt. Nel 2019 il Gestore dei Servizi Energetici (società pubblica controllata dal Tesoro) assegnava alla provincia di Oristano una produzione di 139 megawatt e nel 2020 erano in fase di valutazione progetti per un valore economico di 55 milioni di euro e 73 megawatt. Numeri che permettono di capire che quello proposto dalla Sardegna & Partners rappresenta un intervento di livello medio-grande. Basta pensare che le serre fotovoltaiche di Narbolia valevano poco meno di 27 megawatt, ma in questo caso la differenza è che l'impianto sorgerà in un'area destinata dagli strumenti urbanistici agli insediamenti produttivi, dato che fa parte della zona industriale di interesse regionale di Santa Giusta. Ormai, in ogni caso, si può iniziare a parlare di un vero e proprio compendio produttivo perché a circa tre chilometri in linea d'aria, nel corpo Sud del consorzio industriale, è stata proposta da un'altra società la realizzazione di altri due impianti, Rose Hip 1 e 2, per una potenza complessiva di 19 megawatt. Su questi progetti è in corso la valutazione d'impatto ambientale. Il campo fotovoltaico della Sardegna & Partners potrebbe sorgere a circa un chilometro dalla spiaggia di Abbarossa e poco meno di un chilometro e mezzo dallo stagno di S'Ena Arrubia . È prevista l'occupazione di circa 40 ettari e l'installazione su 30 ettari di 60 mila pannelli fotovoltaici suddivisi in stringhe composte da 14 pannelli. Saranno collocati su supporti che avranno altezza media di due metri e mezzo e un'altezza massima dal suolo di quattro metri e mezzo, «eventualmente raggiungibile solo in determinate ore del giorno a seconda dell'elevazione del sole». L'energia prodotta sarà immessa nella rete elettrica nazionale, attraverso un elettrodotto interrato sino alla cabina primaria del porto industriale. I progettisti prevedono l'impiego di almeno dieci lavoratori nella fase di cantiere e di sei unità nella fase di esercizio. Il progetto ora sarà vagliato dagli uffici, e sarà la Giunta regionale a decidere se sottoporlo a una ulteriore valutazione di impatto ambientale o autorizzarlo. (dav.pi.)

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