La Nuova Sardegna

Oristano

villa sant’antonio 

Attentato incendiario, a fuoco auto di padre e figlia

Attentato incendiario, a fuoco auto di padre e figlia

VILLA SANT’ANTONIO. Due auto a fuoco e pochi dubbi: è stato un attentato incendiario. Mancano ancora i riscontri ufficiali dei vigili del fuoco, ma la dinamica di quanto accaduto nelle primissime ore...

19 settembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





VILLA SANT’ANTONIO. Due auto a fuoco e pochi dubbi: è stato un attentato incendiario. Mancano ancora i riscontri ufficiali dei vigili del fuoco, ma la dinamica di quanto accaduto nelle primissime ore del mattino di ieri, non lascia spazio a equivoci. Le due macchine appartengono alla stessa famiglia, in particolare a padre e figlia, e non si trovavano vicine, fatto che dimostra senza possibilità di smentite che qualcuno ha prima appiccato il fuoco su una e poi ha rivolto le sue attenzioni sull’altra.

L’allarme è scattato attorno alle tre. A quell’ora quasi tutti dormivano, ma sono stati svegliati dai rumori che provenivano dalla strada: è stato allora chiesto l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Ales che in breve tempo sono arrivati nel luogo del doppio incendio. Le due macchine erano state parcheggiate in due strade attigue, una Volkswagen Passat in piazza Monte Granatico e una Renault Clio in via Brigata Sassari. Non erano però a contatto per cui l’incendio non può essersi propagato da un mezzo all’altro. In ogni caso i danni sono notevoli perché la Passat è andata completamente distrutta, mentre la Clio è seriamente danneggiata.

Assieme ai vigili del fuoco che stanno accertando che tipo di materiale sia stato usato per appiccare il doppio incendio, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Usellus e della Compagnia di Mogoro per cercare di ricostruire quanto accaduto. Inizialmente a prendere fuoco dovrebbe essere stata la macchina parcheggiata in piazza Monte Granatico di proprietà di Ignazio Melis, macellaio. La Clio invece appartiene alla figlia Ilenia che lavora in una pizzeria. È proprio da qui che le indagini prendono spunto, perché già in passato un’auto appartenente alla ragazza era andata a fuoco. Allora non erano ben chiare le cause del rogo – si era pensato anche a un corto circuito –, ma ora tutto sembra andare in un’unica direzione. (e.carta)

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative