La Nuova Sardegna

Oristano

Ladra in trasferta a Oristano, individuata dalla polizia assieme alla complice

Ladra in trasferta a Oristano, individuata dalla polizia assieme alla complice

La donna è stata arrestata su disposizione della Procura

24 settembre 2021
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ORISTANO. Su disposizione della Procura della Repubblica di Oristano, la Squadra Mobile della Questura, coadiuvata dai colleghi della Questura di Livorno, ha arrestato una donna di etnia Rom, 29 anni, residente in Croazia, senza fissa dimora nel territorio italiano, per il reato di furto aggravato in abitazione. Lo scorso agosto, la donna con una complice già identificata e denunciata, aveva svaligiato un appartamento in via Segni ed ancora prima aveva cercato di introdursi all’interno di un’altra abitazione.

Gli accertamenti effettuati dagli investigatori hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda. Le due donne, vestite all'occidentale, sbarcate a Olbia dal traghetto proveniente da Livorno, avevano dapprima noleggiato una autovettura, Fiat 500, e poi affittato una casa vacanze nel litorale siniscolese. Ad Oristano, effettuati i primi sopralluoghi, le due avevano individuato uno stabile di prestigio con numerosi appartamenti. Giunte in prossimità del portone d’ingresso, avevano inziato a suonare vari campanelli per cercare di farsi aprire ed avere accesso all’area comune. Una volta entrate nello stabile hanno individuato alcuni appartamenti da colpire, nel primo dei quali vi era però all’interno una anziana donna che aveva notato le due sconosciute dallo spioncino del portoncino d’ingresso e per questo, senza aprire, aveva chiamato ed avvertito subito la figlia che era uscita di casa poco prima. Sono entrate in un altro appartamento e dopo circa quaranta minuti e dopo aver messo a soqquadro la camera da letto, erano uscite dall’abitazione portando con sè numerosi monili in oro.

Durante la fuga erano state però incrociate e fermate nell’androne del palazzo dalla figlia della prima potenziale vittima e, alla richiesta su cosa stessero cercando da sua madre, le due avevano risposto che cercavano un centro dentale, che di fatto nello stabile non è presente. Fatto ciò si erano allontanate celermente da Oristano. Con minuziose indagini sono state identificate, avevano numerosissimi precedenti penali per reati dello stesso tipo

La Questura ribadisce il consiglio di chiudere sempre a chiave con le mandate i portoncini d’ingresso delle abitazioni; tale accortezza evita che con l’utilizzo di una semplice tessera di plastica e due cacciavite il portoncino d’ingresso, anche se blindato, possa essere forzato

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