La Nuova Sardegna

Oristano

Il parco abbandonato lungo le sponde del Tirso

di Davide Pinna
Il parco abbandonato lungo le sponde del Tirso

La gestione dello spazio pubblico di Sa Maddalena non è mai partita Più volte è stato bersaglio di furti di arredi, intanto crescono le discariche abusive

03 ottobre 2021
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ORISTANO. Al parco pubblico di Sa Maddalena, fra il Tirso e la circonvallazione per Silì, le cose vanno a ruba. L’anno scorso qualcuno si è portato via il cancello scorrevole, che ora probabilmente sta all’ingresso di qualche casa o terreno di campagna del circondario. Nel corso degli anni sono spariti anche i pali orizzontali del guard rail della circonvallazione, piastrelle e mattoni dai barbecue e i supporti e la rete che separano il parco dalla riva del fiume Tirso. Sa Maddalena è infatti l’unica area attrezzata di tutto il territorio oristanese che si affaccia sul fiume che, dal canto suo, scorre sempre verso il mare ignorandosi reciprocamente con la città e i suoi abitanti. Fatta eccezione per qualche pescatore che, passando non troppo agevolmente sotto una galleria di canne, raggiunge la riva per gettare la lenza, il parco è ben poco frequentato.

Da quando è stato rubato il cancello, comunque, è di nuovo aperto e non tutti i fruitori sembrano essere sensibili al rispetto della natura. Qualcuno ha lasciato, in un angolo più o meno nascosto, dei rifiuti che sembrano provenire da un vivaio, altri hanno lasciato, appeso fra gli ulivi, il telo con cui hanno ricavato l’ombra per il proprio spuntino, insieme a qualche damigiana di vino. L’erba è stata tagliata, se ne è occupato il Comune per garantire la sicurezza antincendio, ma ci sarebbe bisogno di una pulizia generale.

Ai tempi della giunta Tendas, nel 2016, il parco era stato oggetto di un bando di gestione insieme a quello di Santa Petronilla a Donigala. L’idea degli imprenditori che avevano vinto il bando era quella di realizzarci una spiaggia fluviale, con lettini e ombrelloni e canoe. Per quel che riguarda la balneazione le acque del Tirso, in questo tratto, non sono certo invitanti, ma lo scenario potrebbe essere da cartolina. Poi si era pensato a un’area dedicata ai caravan, a una pista da mountain bike, ai giochi per i bambini e a un chiosco bar. Sono passati cinque anni da quando si svolse il bando e il Comune ha terminato i lavori di adattamento solo l’anno scorso: nel frattempo il progetto è tramontato.

A Santa Petronilla, le cose sono andate un po’ meglio. Qui l’associazione Brabau Dogs ha stabilito il centro di educazione per gli amici a quattro zampe in un’area recintata all’interno della struttura. Dopo anni di chiusura, finalmente il cancello è stato riaperto e la situazione non è disastrosa come lo è stata in passato. I giochi per i bambini sono però ormai ridotti a ruderi arrugginiti e qualcuno andrebbe smontato, come uno scivolo privo ormai dei supporti e molto pericoloso. Gli ulivi, già carichi di frutti, sono in gran parte abbandonati a se stessi e, per una pianta domestica, questo non è un bene.

L’assessore all’Ambiente, Gianfranco Licheri, spiega però che adesso ci sono le risorse per svolgere gli interventi di riqualificazione: «I due parchi sono stati inseriti all’interno del programma Qualità dell’abitare, destinato alle frazioni e finanziato dal governo con 15 milioni. Mi dispiace per la situazione attuale, soprattutto del parco di Sa Maddalena, ma interverremo, sperando di renderlo più appetibile per un nuovo bando di gestione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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