La Nuova Sardegna

Oristano

Coldiretti nel cuore dei roghi

di Piero Marongiu
Coldiretti nel cuore dei roghi

Iniziativa a Santa Vittoria, premiati i giovani associati. Appello alle Istituzioni. «Risarcimenti subito»

23 ottobre 2021
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SENNARIOLO. Dalla collina di Santa Vittoria, a pochi chilometri dal piccolo centro del Montiferru, lo sguardo incontra decine e decine di ettari di terra annerita dalle fiamme che hanno devastato il territorio. Ed è proprio in quella collina che il sindaco Giambattista Ledda accoglie Coldiretti Sardegna e i convenuti all’evento. La scelta di celebrare la fase finale degli Oscar Green regionali, un Premio nazionale ideato da Coldiretti giovani impresa, quindi non è stata casuale. «Siamo qui – sottolinea il segretario dei giovani Michele Arbau – per ribadire la necessità di tenere accesi i riflettori su questo territorio, che ha pagato un contributo altissimo in termini di ettari di territorio, boschivo e non, percorsi dal fuoco e di aziende danneggiate. Coldiretti vuol capire cosa è successo e cosa si deve fare per prevenire eventi simili in futuro». I premi distribuiti sono stati sei a fronte di dodici finalisti per le diverse categoria in lizza, ad altrettanti giovani imprenditori che si sono distinti nel campo dell’agricoltura innovativa. Presenti i parlamentari Andrea Frailis del Pd e Luciano Cadeddu dei 5 stelle, l’assessore regionale all’ambiente Gianni Lampis, i vertici di Coldiretti con il presidente Battista Cualbu, il direttore Luca Saba e il delegato giovani impresa Frediano Augusto Mura.

La consegna degli Oscar Grenn ha fornito anche l’occasione per parlare dello stato di salute dell’agricoltura sarda, dell’allevamento del bestiame, anche alla luce dei nuovi focolai di blue tongue che stanno falcidiando molte aziende ovine, delle difficoltà in cui versano le stesse, e, nello specifico, quelle colpite dagli incendi di luglio che attendono ancora i ristori promessi dalla politica, sarda e nazionale, finora mai arrivati. «È di vitale importanza per la sopravvivenza delle aziende devastate dal fuco che i soldi previsti nel decreto Omnibus, approvato solo qualche giorno fa, arrivino prima possibile – ha detto Battista Cualbu – purtroppo, come accade spesso, la burocrazia va a vanificare gli interventi che invece dovevano essere immediati. All’interno del provvedimento vi sono anche misure che riguardano la blue tongue: altro dramma che si presenta con cadenza tristemente fissa ogni quattro anni, che sta colpendo la popolazione ovina in tutta la regione. Abbiamo avuto rassicurazione dagli assessori competenti, sanità e agricoltura, che nessun pastore verrà lasciato solo» Parole a cui gli allevatori, visti i tempi biblici della burocrazia, credono poco. «La tragedia del Montiferru ha distrutto circa 13 mila ettari di territorio, di cui oltre cinquemila prodotti alle aziende agricole. Il nostro impegno è finalizzato a far arrivare prima possibile le risorse ai destinatari – dice Luca Saba – a questo proposito auspichiamo che l’assessorato all’agricoltura attivi subito la misura 5 del Psr, che prevede la ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato dal fuoco». L’imperativo categorico, più volte richiamato dai presenti, è accorciare i tempi. L’assessore all’ambiente Gianni Lampis, assicura il massimo impegno e precisa: “I ristori erano pronti già dal mese di agosto. Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza, immediatamente. Purtroppo la burocrazia non riguarda solo la politica regionale, le istruttorie servono a garantire che chi ha diritto ai finanziamenti li ottenga. I ritardi non sono dovuti a nostre negligenze. Confermo lo stanziamento di 20 milioni di euro previsti nel decreto Omnibus”. Luciano Cadeddu 5 stelle e Andrea Frailis, con altri due deputati sardi, sono membri della commissione agricoltura della Camera e assicurano il massimo impegno del Parlamento nell’accorciare i tempi di erogazione dei fondi.



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