La Nuova Sardegna

Oristano

Un centro nautico per accogliere i campioni dal mondo

di Paolo Camedda
Un centro nautico per accogliere i campioni dal mondo

L’Unione dei Comuni del Sinis scommette su stagni e canali L’idea: creare un polo internazionale di canottaggio e canoa

27 ottobre 2021
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CABRAS. Un centro nautico internazionale in grado di ospitare, anche nei mesi invernali, canoisti e canottieri provenienti da tutto il mondo per allenarsi e preparare le grandi competizioni. È questo, alla luce dei grandi risultati ottenuti negli ultimi mesi dagli atleti del Circolo Nautico di Oristano e dai campioni che hanno scelto di allenarsi a Cabras e Riola Sardo, l’ambizioso progetto varato dall’Unione dei Comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti, che ora punta a ottenere un importante finanziamento dalla Programmazione regionale per realizzarlo.

«Il progetto parte da Cabras, dove ha sede attualmente il Centro Nautico, come potenziamento di quest’ultimo, e si estende ai Comuni del fiume, che possono realizzare a loro volta un’attività canoistica e di canottaggio di rilievo – ha spiegato il presidente dell’Unione dei Comuni, Andrea Abis –. Si tratta di potenziare l’offerta attraverso interventi che accolgano tutte le opportunità che ci danno lo stagno di Cabras, il Rio Tanui e il Rio Mare Foghe, e che secondo me meritano la giusta considerazione da parte della programmazione regionale».

Il primo cittadino lagunare spiega quindi le ragioni che hanno portato l’Unione dei Comuni del Sinis a pensare in grande. «C’è una società, il Circolo nautico di Oristano, che ottiene grandi risultati, e atleti che per allenarsi al meglio hanno bisogno di spazi più ampi - ha osservato –. Oltre a questo va tenuto conto che si andrebbero a promuovere gli aspetti sociali dello sport, con un incremento della pratica sul territorio e un risvolto significativo anche nell’educazione sportiva. Naturalmente un grande centro dislocato in più parti rappresenterebbe una forte attrattiva per l’arrivo di atleti da tutta Europa. Stavolta anziché ragionare in piccolo vogliamo pensare in grande, coinvolgendo tutti i Comuni».

Il tutto genererebbe importanti conseguenze anche dal punto di vista turistico. «Solo l’afflusso di atleti, squadre, famiglie e preparatori al seguito – sottolinea Abis – darebbe una fetta di turismo qualificato, non legato per una volta al mare, che caratterizzerebbe anche i mesi in cui di solito le presenze non sono molto numerose. L’idea è stata presentata, ora vedremo come procedere con la programmazione».

Pieno sostegno al progetto del centro nautico internazionale è stato assicurato dal neo eletto sindaco di Riola Sardo, Lorenzo Pinna, in un Comune anch’esso molto interessato, in virtù della presenza del Rio Mare Foghe: «La nostra amministrazione è pienamente disponibili per portarlo avanti. Nel nostro programma era prevista la riqualificazione del lungofiume e già l’amministrazione precedente si stava interessando alla questione. Se il progetto andrà avanti a livello di Unione di Comuni e ci sarà la possibilità di far arrivare nel territorio tanti atleti, ci mettiamo a completa disposizione». Senza tralasciare i benefici che ricadrebbero sul territorio. «Per Riola il Rio Mare Foghe è una risorsa – sottolinea Pinna –, che è stata lasciata un po’ a sé. Se ci sarà una riqualificazione e si realizzerà con Baratili San Pietro la pista ciclabile lungo le rive del fiume, l’area acquisterebbe il valore che debba avere. Ben vengano, perciò, progetti come questo, all’interno dell’Unione, che valorizzano il territorio. Ci vorrà tempo, l’importante è iniziare».

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