La Nuova Sardegna

Oristano

Spaccio di droga, le condanne sono sei

Spaccio di droga, le condanne sono sei

San Nicolò Arcidano. La banda filmava le operazioni di taglio e divisione

29 ottobre 2021
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SAN NICOLÒ ARCIDANO. La banda fu sgominata da un blitz dei carabinieri nel gennaio scorso. Mentre tutti cercavano di barcamenarsi con gli orari consentiti per le uscite dalle varie zone istituite per limitare la pandemia, un gruppo di persone continuava a vedersi e a spacciare, il più delle volte a far girare lo stupefacente tra le case degli stessi protagonisti di questa vicenda processuale che si è conclusa ieri con la sentenza della giudice per le udienze preliminari Federica Fulgheri, di fronte alla quale si è celebrato il rito abbreviato. Le condanne sono state sei, alcune parecchio pesanti anche perché alle spalle, quasi tutti gli imputati avevano precedenti e recidive specifiche.

La pena più pesante, anche oltre quelle che erano state le richieste del pubblico ministero Sara Ghiani, è sulle spalle del 46enne di Arcidano Manuel Medda, difeso dall’avvocato Stefano Piras, che dovrà scontare 8 anni, 10 mesi e 20 giorni oltre a dover pagare una multa di 48mila euro. A scalare vanno tutte le altre condanne, iniziando da quella di cinque anni e quattro mesi con 24mila euro di multa per Mario Meloni, 59 anni difeso dall’avvocato Fabio Costa; ancora a quattro anni e sei mesi e 20mila euro di multa per il 36enne Alex Medda, difeso dall’avvocatessa Rosaria Manconi; tre anni e due mesi con 13mila e 200 euro di multa dovrà invece scontare Roddy Cera, 42enne difeso dall’avvocato Stefano Piras; tre anni e due mesi e 14mila euro di multa vanno al 47enne Sandro Pia, difeso dall’avvocato Enrico Meloni; infine esce con una condanna ridotta rispetto alle richieste dell’accusa, il 39enne Marco Manconi che sconterà un anno più 1.200 euro di multa. Era difeso dall’avvocato Fabio Costa e diverse delle sue tesi sono state accolte, tanto che la giudice l’ha assolto per ben tre capi d’imputazione. La stessa giudice ha poi stabilito delle pene accessorie per Manuel Medda, Alex Medda e Mario Meloni che resteranno in libertà vigilata per un anno anche dopo aver scontato la pena inflitta ieri che, comunque, rimane sempre appellabile.

Del resto gli imputati ieri condannati, secondo quanto emerso dalle indagini, non amavano nascondersi troppo e, oltre a spacciare in luoghi pubblici dopo aver preso appuntamento coi consumatori, avevano deciso di filmare tutte le operazioni di taglio e suddivisione della droga in dosi installando delle telecamere in una casa. Immagini che poi sono state un’importante prova. (e.carta)

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