La Nuova Sardegna

Oristano

Un poker per monumenti aperti

Un poker per monumenti aperti

Quattro itinerari proposti dal Comune domani e domenica. Iniziative a Genoni

29 ottobre 2021
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ORISTANO. Sabato e domenica torna in provincia Monumenti Aperti, organizzato da Imago Mundi, con l'esordio di Genoni e l'appuntamento, ormai consolidato, di Oristano. Le visite e gli itinerari vanno prenotati entro le 9 di oggi, sul sito di Monumenti Aperti, ma non c'è da preoccuparsi: se i turni non sono pieni, potrà partecipare anche chi non ha prenotato. Una prova generale di ripartenza per un evento che, per tanti luoghi della cultura cittadina, ha sempre rappresentato il picco delle visite nel corso di tutto l'anno. «Sarà un'edizione finalmente in presenza – commenta il sindaco Lutzu – che vedrà finalmente la riapertura dei monumenti, pur con il mantenimento di alcune opportune norme di sicurezza». Dopo anni di assenza, torna la Torre di Mariano II, riaperta in estate dopo i lavori di restauro. Gli altri siti sono l'Archivio Storico Comunale, l'Antiquarium Arborense e la statua della giudicessa Eleonora. Visite gratuite, sabato e domenica, per la Pinacoteca comunale, che ospita la mostra “L'origine e la meta” dedicata a Carlo Contini, e per il Foro Boario, con la mostra internazionale d'arte contemporanea “Costruttori di stelle”. Ingresso gratuito anche al Museo Diocesano Arborense, con le mostre “Tracce incise nel tempo. Pagine di storia arborense” e “Madri. Arte paesana nella ceramica italiana”. Alle 10, alle 12, alle 16 e alle 18 partiranno da piazza Eleonora i due itinerari guidati “Il tracciato delle mura e delle torri medievali di Oristano” e “Itinerarium Eleonorae”. Sabato 30, alle 18 e 30, al teatro Garau ci sarà “Omaggio a Eleonora d'Arborea”. Alle falde della Giara, fa il suo esordio nel circuito di Monumenti Aperti Genoni. «Un territorio che, con la sua storia secolare, le sue attrattive archeologiche, storiche, etnografiche e naturalistiche offre al visitatore l’opportunità di scoprire ambienti originali e ancora poco conosciuti» spiega il sindaco Gianluca Serra. Quattro i siti visitabili: il museo paleontologico e archeologico P.A.R.C., l'ex Convento dei frati minori osservanti con la vicina chiesa della Madonna del Sacro Cuore e la terrazza panoramica, la parrocchiale Santa Barbara, il cui nucleo originario risale al XII secolo, e il Civico Museo dei cavallini della Giara. Due gli itinerari: dal P.A.R.C. al colle di Santu Antine e dal centro abitato a Cava Dudduru, un vero e proprio mare prosciugato con centinaia di testimonianze fossili della fauna marina del Miocene.(da.pi.)

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