La Nuova Sardegna

Oristano

Una sala in ricordo di Pietro Riccio

di Michela Cuccu
Una sala in ricordo di Pietro Riccio

L’ex sindaco e parlamentare, rapito nel 1975 e mai più tornato a casa, commemorato ieri al Teatro Garau

30 ottobre 2021
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ORISTANO. Gli hanno dedicato la sala della Biblioteca dell’Ordine degli avvocati: ora all’ultimo piano di Palazzo Giustizia, c’è una targa con su scritto il suo nome. È il dono postumo che l’Ordine degli avvocati di Oristano ha voluto fare a Pietro Riccio, per il centenario della sua nascita. Una targa ma anche un convegno per ricordare il “Grande avvocato e legislatore illuminato”, così hanno scritto sul manifesto i suoi colleghi, molti dei quali, troppo giovani per averlo conosciuto. Pietro Riccio non tornò mai da quel comizio per le elezioni comunali di Asuni. Era il 14 novembre del 1975, quando, sulla strada verso Oristano, il parlamentare democristiano venne rapito da un commando di banditi tra i quali c’era anche Ananio Manca, uno dei volti più celebri dell’Anonima sequestri di quegli anni. Ieri sera, in teatro Garau affollatissimo, ex colleghi, amici, vecchi e nuovi volti della politica locale, chiamati a raccolta dal presidente dell’Ordine degli avvocati, Antonello Spada, hanno ripercorso la vita di un uomo che in città ricordano come «Un fuoriclasse, l’avvocato più conosciuto del Foro di Oristano«, come lo ha definito il presidente dell’Ordine aprendo i lavori. Due passioni: il tribunale e la politica, Pietro Riccio fu consigliere comunale e sindaco della sua Città, fino a quando, nel 1972, venne eletto deputato. Da parlamentare, come ha ricordato il sindaco, Andrea Lutzu, è tra i firmatari della proposta di legge istitutiva della Provincia di Oristano. «Una battaglia che fece sua e che vinse, come tante altre che portò avanti», ha detto Lutzu. Amministratore ma anche promotore di iniziative sociali, come quando fondò, assieme ad un gruppo di amici, la sezione del Rotary Club, come ha ricordato l’attuale presidente, Andreina Muscas. Deputato per due legislature, per ricostruire i 1200 giorni in Parlamento di Pietro Riccio, è intervenuto il segretario generale della Confartigianato di Oristano, Marco Franceschi.« Non fu mai peone, come si usava dire per i deputati alle prime armi: da subito, si rivelò protagonista consapevole del suo ruolo. Era per lui la terza seduta in aula quando, presentò la sua prima istanza: aveva solo la sua firma che aprì una lunga serie di richieste di modifica di legge, e interrogazioni, introducendo per la prima volta temi ancora attuali, come quello della responsabilità civile dei magistrati». «Ero un giovanissimo avvocato quando, mi chiese di curargli la campagna elettorale», ha raccontato Antonio Puddu. Da avvocato, il suo nome è legato a processi importanti. «Un grande collega, sempre prodigo di consigli per me che allora, ero un avvocato alle prime armi», lo ha definito Elio Meloni, 94 anni, decano dei penalisti oristanesi.

«Aveva così tanti assistiti che dovemmo organizzare appositamente i calendari delle udienze», ha ricordato l’avvocato Franco Luigi Satta, che negli anni 60 fu pretore a Oristano. «Un uomo di parola», ha aggiunto Antonio Barberio, cancelliere capo in Tribunale, in quegli anni.

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