La Nuova Sardegna

Oristano

Vincono i no, Mussolini resta cittadino onorario

di Enrico Carta
Vincono i no, Mussolini resta cittadino onorario

Respinta la mozione che la voleva revocare. Il consiglio comunale si dichiara comunque antifascista

31 ottobre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il consiglio comunale è antifascista. Di più: è contrario a ogni totalitarismo. Non è però favorevole alla revoca della cittadinanza onoraria al dittatore Benito Mussolini. La seduta dalla forte connotazione storico politica e da qualche attimo di forte tensione, ha visto l’approvazione di due mozioni e la bocciatura della terza, quella che chiedeva la cancellazione del nome del capo del fascismo dall’elenco delle persone a cui è stata concessa la cittadinanza onoraria.

A presentarla era stata parte dell’opposizione con le firme dei consiglieri Andrea Riccio, Monica Masia, Maria Obinu e Patrizia Cadau. A votarla è stata poi l’intera minoranza, a respingerla la maggioranza compatta che, con i suoi quattordici voti non ha voluto che il nome di Benito Mussolini venisse cancellato dall’elenco di chi ricevette la cittadinanza onoraria. Pareri discordanti, figli di una battaglia più morale che ideologica, anche se si continua a far finta che così non sia, battaglia che va avanti da molto in più Comuni.

Qualche tempo fa era stato Terralba a finire sul libro delle polemiche perché, anche in quel caso, la maggioranza di centro destra si era opposta alla cancellazione della cittadinanza onoraria al dittatore. Stavolta tocca al capoluogo, dove l’aula, al termine della votazione, si è surriscaldata perché il consigliere Andrea Riccio, primo firmatario della mozione con la quale sperava di cancellare l’abbinamento Oristano-Mussolini, è entrato a braccio teso. Il saluto romano era un gesto non certo di adesione repentina agli ideali fascisti, ma una provocazione rivolta a quella maggioranza che non ha voluto revocare la cittadinanza onoraria.

Se il sereno aveva accompagnato la discussione, durante la quale ciascuno aveva espresso le proprie opinioni in favore o contro la mozione, a quel punto si è scatenata la bufera con il consigliere di maggioranza Luigi Mureddu che non ha perso un secondo per rimarcare che il proprio nonno era stato fatto prigioniero in Grecia dopo l’Armistizio ed era stato deportato in un campo di concentramento in Normandia dai nazisti, alleati del fascismo. La filosofia della maggioranza nel negare la cancellazione della cittadinanza onoraria a Mussolini era legata al non voler cancellare dagli atti un fatto storico, imposto dal regime e compiuto dal commissario comunale nel 1924, non da un’assemblea democraticamente eletta.

Per il resto il Consiglio ha viaggiato sulle ali della concordia, dal momento che all’unanimità sono state approvate le altre due mozioni. La prima era stata presentata dall’opposizione e chiedeva la «Riaffermazione dei cardini essenziali della democrazia, dei valori dell’antifascismo e dei principi fondamentali della Costituzione»; l’altra, presentata dalla maggioranza ha addirittura allargato il campo perché ha dichiarato il consiglio comunale contrario a qualsiasi tipo di totalitarismo.

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative