Il pittore regala due quadri pieni di speranza
di Piero Marongiu
Sennariolo. Dopo gli incendi di luglio il 91enne Enrico Piras li ha donati all’amministrazione
03 novembre 2021
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SENNARIOLO. Raffigurano quattro paesaggi verdi i quadri che Enrico Piras, ex insegnate, ha donato alla comunità di Sennariolo come contributo personale per i danni causati dagli incendi di fine luglio, che devastarono il territorio e gran parte del Montiferru. Quattro paesaggi in netto contrasto con quello che si presentava per la giornata che Coldiretti Giovani Impresa ha dedicato alla consegna degli Oscar Green a sei giovani imprenditori sardi, premiati per le idee innovative messe in pratica nelle rispettive aziende.
Dal colle dove si trova la splendida chiesetta dedicata a Santa Vittoria, il panorama lascia senza parole e accresce il senso di sconforto dato dall’impotenza per non aver potuto fare nulla per spegnere le fiamme distruttrici di pascoli, macchia mediterranea, coltivazioni, aziende. Ed è proprio da quella sede che il 91enne Enrico Piras, allievo di Carmelo Floris, ha levato la sua voce, a tratti flebile e commossa, per denunciare l’orrore provocato dal fuoco alla terra. Lo ha fatto come solo chi ha vissuto in tempi non facili a cavallo della seconda Guerra Mondiale, e sa cosa significhi ricostruire quanto andato distrutto.
Le quattro opere da lui dipinte e donate al sindaco Giambattista Ledda, questo hanno voluto significare. «Ho 91 anni, ma non avevo mai visto tanta devastazione – ha detto emozionato davanti al panorama annerito della vallata, l’incisore e pittore originario di Olzai –. Non posso immaginare cosa avrebbero potuto dire i grandi pittori sardi del ’900 che ho conosciuto come Carmelo Floris, Stanis Dessy e Giuseppe Biasi davanti a questo scenario. Loro che hanno raccontato con la loro arte la nostra meravigliosa isola verde». Da Sennariolo, Piras e Coldiretti hanno voluto lanciare un messaggio di speranza: ripartire da e con i giovani.
Dal colle dove si trova la splendida chiesetta dedicata a Santa Vittoria, il panorama lascia senza parole e accresce il senso di sconforto dato dall’impotenza per non aver potuto fare nulla per spegnere le fiamme distruttrici di pascoli, macchia mediterranea, coltivazioni, aziende. Ed è proprio da quella sede che il 91enne Enrico Piras, allievo di Carmelo Floris, ha levato la sua voce, a tratti flebile e commossa, per denunciare l’orrore provocato dal fuoco alla terra. Lo ha fatto come solo chi ha vissuto in tempi non facili a cavallo della seconda Guerra Mondiale, e sa cosa significhi ricostruire quanto andato distrutto.
Le quattro opere da lui dipinte e donate al sindaco Giambattista Ledda, questo hanno voluto significare. «Ho 91 anni, ma non avevo mai visto tanta devastazione – ha detto emozionato davanti al panorama annerito della vallata, l’incisore e pittore originario di Olzai –. Non posso immaginare cosa avrebbero potuto dire i grandi pittori sardi del ’900 che ho conosciuto come Carmelo Floris, Stanis Dessy e Giuseppe Biasi davanti a questo scenario. Loro che hanno raccontato con la loro arte la nostra meravigliosa isola verde». Da Sennariolo, Piras e Coldiretti hanno voluto lanciare un messaggio di speranza: ripartire da e con i giovani.