La Nuova Sardegna

Oristano

FONDAZIONE ORISTANO 

Quattro siti per dare più visibilità alla città e alla sua cultura

di Davide Pinna
Quattro siti per dare più visibilità alla città e alla sua cultura

ORISTANO. Mentre si discute del metaverso (una realtà virtuale localizzata nella rete internet, abitata dalle persone reali per mezzo di avatar) di Mark Zuckerberg, Oristano cerca di fare ingresso in...

03 novembre 2021
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ORISTANO. Mentre si discute del metaverso (una realtà virtuale localizzata nella rete internet, abitata dalle persone reali per mezzo di avatar) di Mark Zuckerberg, Oristano cerca di fare ingresso in maniera seria e organizzata nel mondo del web. Nel 2021 può quasi sembrare anacronistico, ma basta entrare sul sito dell’Antiquarium Arborense per rendersi conto di come sia necessario aggiornare all’estetica e alle funzionalità del web 2.0 i portali internet della cultura oristanese.

Ci prova la Fondazione Oristano, con un avviso esplorativo da 25mila euro destinato alla creazione di quattro siti internet. Si tratta, appunto, del sito del museo civico, di quello della stessa Fondazione Oristano, di uno dedicato alla Sartiglia e infine di quello che avrà al centro la città, il suo territorio e il suo patrimonio. Lo scopo dell’ente è quello di «rinnovare sul web la presenza e la visibilità delle strutture culturali gestite dalla Fondazione, della Sartiglia e, più in generale, della città di Oristano».

È un’operazione che implica la realizzazione di siti belli da vedere e pratici da navigare, ma anche in grado di rispondere alle esigenze dei motori di ricerca, Google su tutti. Il concetto chiave è quello di indicizzazione, lo strumento con cui viene valutata la qualità delle pagine che vengono incluse fra i risultati delle ricerche degli utenti. Una sorta di punteggio, che decide se un sito si troverà nelle prime o nelle ultime posizioni: una differenza fondamentale, se si vuole battere la concorrenza sempre più agguerrita di altre mete turistiche, consolidate o ancora aspiranti come la stessa Oristano. Insomma, un sito bello da vedere non basterebbe, ma anche l’occhio vuole la sua parte e la Fondazione aspira alla creazione di un immaginario visivo, fatto di colori e stili coordinati fra loro, ben preciso e immediatamente collegabile a Oristano.

Chi realizzerà i quattro siti dovrà prevedere, inizialmente, una sezione in italiano e una inglese, ma i portali dovranno essere predisposti per un successivo sviluppo anche su altre lingue. Fatto quasi scontato, i quattro siti dovranno essere collegati fra loro e le tecnologie di sviluppo dovranno essere sufficienti per garantire una gestione dinamica e funzionale senza costi aggiuntivi e senza la necessità di acquistare licenze software. Le offerte potranno essere presentate entro le 12 del 3 dicembre, esclusivamente via Pec all’indirizzo fondazione@pec.fondazioneoristano.it.

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