La Nuova Sardegna

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sanità 

San Martino al collasso interrogazione Scanu (M5S)

ORISTANO. La situazione dell’ospedale San Martino è stata nuovamente all’attenzione del ministro della Salute, Roberto Speranza. Lucia Scanu, deputata 5 Stelle, ha infatti presentato una...

07 novembre 2021
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ORISTANO. La situazione dell’ospedale San Martino è stata nuovamente all’attenzione del ministro della Salute, Roberto Speranza. Lucia Scanu, deputata 5 Stelle, ha infatti presentato una interrogazione per conoscere «le iniziative che il Governo intende adottare, per garantire un servizio sanitario pienamente efficiente, consentire un livello adeguato di personale ed evitare la chiusura dei presidi ospedalieri e ambulatoriali della Sardegna». Secondo la deputata «A Oristano la grave carenza di organico, salita al 30 per cento, ed il progressivo depotenziamento dei servizi sta portando ad una situazione precaria che traghetterà il nosocomio verso la chiusura. Dai reparti arrivano notizie sempre più tragiche: Pediatria ha necessità di 12 medici, oggi ne sono presenti 8, a gennaio 2022 diventeranno 4. Una drastica riduzie che darà il colpo di grazia ai servizi fondamentali per i nuovi nati, per l’assistenza ai ricoverati e al punto nascita. Si registreranno disagi nell’assistenza al parto, negli ambulatori, nel pronto soccorso pediatrico e nel trasferimento dei piccoli pazienti verso altri ospedali». L’interrogazione pone l’accento sui timori per il mantenimento del Punto nascita della Ginecologia, che non può funzionare senza l’assistenza del pediatra. «Va rilevato che la prima ad andare in pensione, già a dicembre, sarà la dottoressa che si occupa dell’ambulatorio di diabetologia pediatrica, un servizio a cui fanno riferimento circa 130 bambini affetti da diabete», ricorda ancora Scanu, che interviene anche sul caso dei “medici in affitto” inseriti nel Pronto soccorso del San Martino e a Ghilarza. «Sulla base di quanto stabilito dal contratto di lavoro, questi medici intervengono solo sui codici bianchi o verdi e non sui casi più gravi. Resta il dubbio sul miglioramento del servizio sanitario pubblico ai cittadini che si recano all’ospedale di Oristano». (m.c.)

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