La Nuova Sardegna

Oristano

Cacciatore ferito da colpo di rimbalzo

Cacciatore ferito da colpo di rimbalzo

Tragedia sfiorata durante una battuta al cinghiale. L’uomo è stato ferito a una gamba e ha perso molto sangue

08 novembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





MORGONGIORI. Un urlo, il movimento di un ramo, come se stesse passando un animale in fuga e poi un forte bruciore alla coscia. Si sono vissuti autentici attimi di paura ieri pomeriggio nelle campagne di Morgongiori, vicino al castello di Barumele, nei costoni che conducono ad Ales.

Un cacciatore originario di Morgongiori, F.D. di 65 anni, è stato infatti colpito da un palla di fucile calibro 12 arrivata di rimbalzo dopo aver mancato il bersaglio. L’uomo è stato ferito alla coscia. Immediato l’allarme e la richiesta di aiuto al 118. La centrale operativa ha inviato sul posto un elicottero che ha prelevato l’uomo in una vicina radura, dove era stato condotto ferito ma ancora cosciente, dai compagni di battuta, che avevano anche provveduto a ridurre la perdita di sangue.

L’elisoccorso dopo un breve volo è arrivato nel piazzale dell’ospedale Brotzu di Caglairi, dove l’uomo, a cui per precauzione è stato assegnato, proprio a causa della forte iniziale emorragia, un codice rosso, è stato ricoverato nel reparto di ortopedia.

In serata le condizioni del cacciatore sono migliorate. Già ieri l’uomo è stato dichiarato fuori pericolo, ma dovranno passare alcun giorni prima delle dimissioni e del rientro in paese.

I carabinieri della stazione di Morgongiori, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Mogoro, sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e se questo sia stato provocato da sfortunate circostanze o da una malaugurata disattenzione del cacciatore che ha esploso il colpo.

Ieri era la prima domenica di caccia al cinghiale per quest’anno, la terza giornata in assoluto, visto che l’apertura della stagione, che si concluderà a gennaio, è stata lunedì scorso. Le compagnie di caccia, particolarmente attive in queste settimane, stanno prendendo confidenza con i luoghi tradizionali di posta e di transito delle fauna selvatica. I gruppi formati da cacciatori di diversi centri, in questo caso di Ales e Morgongiori, anche con l’ausilio dei cani si dividono i territori dove la caccia è ammessa. Ogni anno si registrano diversi incidenti di caccia, il più delle volte non mortali, dovuti nella maggior parte dei casi a imperizia di alcuni cacciatori o alla pura sfortuna, soprattutto quando colpi di rimbalzo raggiungono incolpevoli cacciatori che si sono venuti a trovare, per imperizia di chi ha preparato l’area di posta o per imprudenza, sulla linea di tiro dei loro colleghi. Questa volta, per fortuna, la tragedia è stata evitata, ma è stata sfiorata comunque.(iv.ful.)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative