La Nuova Sardegna

Oristano

Ardauli la privacy violata per gli anziani assistiti

di Maria Antonietta Cossu
Ardauli la privacy violata per gli anziani assistiti

Per un probabile errore immessi i dati e le prestazioni socio sanitarie personali Il file incriminato riporta gli interventi specifici effettuati nove anni fa

09 novembre 2021
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ARDAULI. Un documento, all'apparenza innocuo, pubblicato sul sito web del Comune, potrebbe trasformarsi in oggetto di contestazione sulla privacy.

L'ente pubblico potrebbe aver violato il diritto alla riservatezza dei soggetti fragili rendendo accessibili i dati sensibili di alcuni utenti del servizio di assistenza domiciliare. L'increscioso incidente è, molto probabilmente, frutto di uno scambio involontario e inconsapevole di documenti.

Tuttavia questo non indorerà la pillola alle persone che loro malgrado hanno visti esposti alla curiosità di estranei gli aspetti più riservati della loro vita. Il file incriminato è pubblicato – almeno lo era sino a ieri alle 20.30 – nella sezione “Servizi e procedimenti” in cui sono riportate le informazioni sul centro di aggregazione sociale. In calce al testo che offre delucidazioni su natura, funzioni, finalità, fruitori e modalità di gestione del centro diurno, è riportato un documento dal titolo “Regolamento di funzionamento”.

Digitando sul file si apre una schermata che rivela, con dovizia di particolari, di quali prestazioni usufruissero, nel lontano 2012, alcuni residenti con bisogno di assistenza seguiti dalla cooperativa sociale incaricata dal Comune. Nel foglio intestato al gestore del servizio, compilato a penna e scannerizzato, sono riportati i nominativi degli assistiti, le generalità dell'operatore di turno, orari e attività socio-sanitarie svolte presso il domicilio degli utenti. Informazioni che nessun malato e nessun familiare vorrebbero divulgare, nemmeno a distanza di tanti anni, trattandosi di prestazioni fornite a soggetti che a causa di condizioni fisiche o psichiche precarie hanno perso in tutto o in parte l'autonomia. Ma quel diritto alla riservatezza tutelato dalla legge è stato negato, forse per una svista, forse a causa di un errore commesso nel caricare i dati nel computer.

Al momento non è chiaro da quanto tempo i dati sensibili siano alla mercè di tutti, ma è certo che qualcuno li ha visti, anche senza volerlo, semplicemente perché si aspettava di leggere tutt'altro.

Ieri è stato impossibile, nonostante i tentativi, contattare gli amministratori comunali per un chiarimento, ma non è escluso che già oggi il documento sbagliato possa essere rimosso e sostituito con quello originario.

Con un po' di comprensibile imbarazzo, forse con le scuse per lo spiacevole incidente che ha riguardato una delle sfere più delicate della vita dell'individuo.

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