La Nuova Sardegna

Oristano

Rifiuti la plastica va nel sassarese

Rifiuti la plastica va nel sassarese

La linea di Masangionis chiusa per due mesi. Il trasloco costa 36mila euro

13 novembre 2021
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ORISTANO. Si ferma per due mesi la linea dedicata alla plastica dell'impianto di trattamento rifiuti di Masangionis. L'impianto, di proprietà del Consorzio Industriale, resterà chiuso da lunedì 15 novembre sino al 10 gennaio, perché devono essere svolti lavori di ampliamento e ammodernamento. L'appalto, aggiudicato un anno fa alla ditta Amut di Novara, vale un milione e 756 mila euro. All'origine della scelta del Consorzio, le difficoltà nel far fronte alla grandi quantità di rifiuti plastici provenienti dal bacino di riferimento. «Nel 2017 – si legge nel progetto – la raccolta di imballaggi in plastica ha raggiunto in Sardegna la quota di 41 mila tonnellate, a fronte di un'attività di selezione da parte degli impianti regionali pari a sole 23 mila tonnellate. Questo implica che 18 mila tonnellate sono state inviate nella penisola senza essere selezionate, con un aggravio di oneri per tutti gli attori della filiera». Ad Arborea, fino ad oggi, l'impianto era in grado di trattare 13 mila tonnellate all'anno, operando però su due turni di lavoro. Il progetto consente di operare dimezzando la forza lavoro necessaria: «Sarà possibile trattare un quantitativo di plastiche mono e multimateriale pari a circa 13 mila tonnellate all'anno, con un solo turno lavorativo anziché due». Questo elemento ha destato le preoccupazioni dei sindacati, che temevano, in caso di produttività invariata, per il futuro dei 34 lavoratori attualmente impiegati con contratto a tempo determinato. Inizialmente compatto, il fronte sindacale si è rotto poche settimane fa, quando Cisl e Uil hanno raggiunto un accordo con il Consorzio sulla tutela dei posti di lavoro esistenti e su un loro possibile aumento. La Cgil, invece – nonostante una battuta d'arresto in tribunale che ha negato il comportamento anti-sindacale del Consorzio -, è intenzionata a proseguire la vertenza. Intanto gli enti locali corrono ai ripari. Il Comune di Oristano ha deciso di affidare per due mesi la selezione della plastica alla Obiettivo Zero di Tergu, con una spesa presunta di 36 mila euro. (dav.pi.)

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