La Nuova Sardegna

Oristano

Per la città arrivano 750mila euro in più

Per la città arrivano 750mila euro in più

Serviranno a tappare buchi di spese e impegni previsti per Sartiglia, Torregrande e Curia. Incertezza sul porticciolo

18 novembre 2021
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ORISTANO. La città di Oristano non fa la parte del leone, se paragonata al resto della provincia, ma i soldi arrivano anche per lei, dopo la pubblicazione delle tabelle definitive della legge Omnibus approvata a fine ottobre dal Consiglio Regionale. Dalle tabelle emerge uno stanziamento per interventi in città o a Torregrande pari a 425 mila euro, divisi fra Comune, Fondazione Oristano e Curia. Bisogna poi aggiungere i 200 mila euro tanto attesi del contributo regionale per la Sartiglia 2020, che permetteranno di sbloccare i rimborsi ai cavalieri, determinanti per lo svolgimento della giostra nel 2022. In totale 725 mila euro su un totale di 4 milioni e mezzo destinati ai Comuni della Provincia, senza contare Bosa e la Planargia. E senza contare, ovviamente, i 10 milioni destinati ai comuni del Montiferru colpiti dagli incendi questa estate. Resta invece un incognita, lo sblocco del finanziamento per i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del porticciolo turistico e pescatori di Torregrande. L'assestamento del bilancio regionale prevede 10 milioni in tre anni per gli interventi sui porti e i porticcioli di interesse regionale, ma la ripartizione delle cifre non è ancora nota. Stando alle ultime comunicazioni ufficiali dell'assessore regionale ai Lavori Pubblici Aldo Salaris, la struttura di Torregrande «rientra fra le opere considerate strategiche e sotto l'attenzione della Regione». Sembrerebbe un buon viatico, per il recupero del finanziamento da 5 milioni ritirato ad agosto del 2020 e ancora non ripristinato, nonostante le promesse. Per ora, né il sindaco Andrea Lutzu né il consigliere con delega al porticciolo Luca Faedda si sbilanciano sul fatto che la riqualificazione della marina possa essere ricompresa in quei 10 milioni, ma le rassicurazioni sull'imminente finanziamento dell'opera sono arrivate da Cagliari anche di recente, senza però indicare attraverso quale canale. Per quel che riguarda la Sartiglia, lo sblocco del contributo regionale per l'edizione svoltasi a febbraio 2020 poche settimane prima del lockdown, quando la giostra oristanese fu praticamente l'unico grande evento tradizionale che si tenne nell'isola, avrà effetti determinanti anche sulla prossima edizione. Benché di recente tutti gli attori della corsa – dai cavalieri ai Gremi, passando per il Comune e la Fondazione – abbiano ribadito l'interesse comune allo svolgimento dell'edizione 2022, restano da definire alcune questioni concrete. Una, i rimborsi ai cavalieri per il 2020, si risolve con i 200 mila euro della legge Omnibus; l'altra, quella delle scuderie per le pariglie che hanno demolito in seguito alle ordinanze comunali e ai processi per abuso edilizio, deve essere risolta a breve e l'ipotesi in campo e la fornitura di strutture amovibili su terreni messi a disposizione dal Comune e da privati. La Fondazione incassa anche 25 mila euro per la costituzione della “Rete europea delle giostre all'anello”. Per il Comune, invece, ne arrivano 30 mila per garantire l'accessibilità e la fruibilità dell'arenile di Torregrande e 50 mila per la manutenzione delle strade rurali. Altri 100 mila euro, infine, permetteranno di sbloccare lo stallo dei campi da tennis di Torregrande: insieme ad altre risorse già in possesso del Comune, consentiranno la realizzazione sia del sesto campo in sintetico che del nuovo campo in terra battuta. Tante risorse anche per la Chiesa. Alla Curia andranno 100 mila euro per il miglioramento delle strutture sportive del Seminario, a cui sono destinati 120 mila euro per il restauro della volta della Cappella dell'Immacolata.

Davide Pinna

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